Cinghiali a Savona, gli animalisti all’assessore Piana: “Riconosca la crudeltà delle uccisioni”
- Postato il 16 gennaio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. “Nel prendere atto con “sollievo” che l’assessore “non favorisce i cacciatori”, PAI ed OSA lo invitano a dimostrarlo con i fatti, riconoscendo ufficialmente che la colpa della presunta moltiplicazione dei cinghiali sia dovuta alle loro liberazioni di esemplari d’allevamento negli anni novanta e costringa le squadre di cinghialisti locali a pattugliare con cani al guinzaglio spiagge e torrenti per far tornare, in sicurezza, i selvatici sulle alture nei boschi”.
Queste le parole dell’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) e del Partito Animalista Italiano (PAI) alle dichiarazioni del vicepresidente regionale Piana sull’uccisione dei cinghiali catturati in città a Savona.
“E dimostri di avere a cuore il “benessere animale” smettendo di far catturare ed uccidere nelle gabbie i cinghiali (adulti e cuccioli terrorizzati ed urlanti) e far sparare ai soggetti vaganti negli abitati con pallottole ridotte, che amplificano l’agonia di questi robusti ma sensibili animali; stabilisca infine che siano catturati previa telenarcosi e poi riportati nei boschi aperti”.
“OSA e PAI ricordano che il collegato ambientale (LEGGE 28 dicembre 2015, n. 221) proibisce l’immissione di cinghiali (d’allevamento) ma non parla di respingimento dalle città o trasferimento dagli abitati ai boschi, non variando in tali casi il numero di selvatici presenti nell’ambiente” concludono le due associazioni animaliste.