Chiara Ferragni mette mani al portafoglio per salvare il gruppo servono 6 milioni

  • Postato il 10 marzo 2025
  • Di Panorama
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Chiara Ferragni mette mani al portafoglio per salvare il gruppo servono 6 milioni



Spaccatura sull’aumento di capitale da sei milioni di Fenice azienda proprietaria dei marchi Chiara Ferragni, ora amministrata da Claudio Calabi. In assemblea, in base a quanto ricostruito dall’agenzia Radiocor, l’imprenditore Pasquale Morgese, azionista al 27,5% ha votato contro la ricapitalizzazione, che è stata approvata con i soli voti di Sisterhood (cioè la stessa Ferragni col suo 32,5%) e Alchimia, che possiede l'altro 40% e fa riferimento all’ex presidente Paolo Barletta.Morgese, socio di lungo corso della Ferragni, si sarebbe riservato, a quanto si apprende da fonti a lui vicine, di impugnare sia il bilancio che le delibere assembleari relative alla ricapitalizzazione.A sua volta, la Sisterhood della Ferragni si è detta pronta a sottoscrivere l’aumento di capitale non solo in proporzione alla propria quota ma anche per la parte di aumento che non fosse sottoscritta dagli altri soci, per «consentire a Fenice di proseguire con successo la propria attività».L’intervento dei soci, infatti, si è reso indispensabile visto che, a seguito del “Pandoro Gate” il fatturato si è praticamente azzerato e le perdite sono arrivate a 10 milioni di euro.. Per capire meglio la situazione, basta guardare i dati. I ricavi di Fenice, la società titolare dei marchi di Chiara Ferragni, nel 2022 erano arrivati a quota 14 milioni. Nel 2023, secondo quanto riporta il Corriere, dovrebbero essere scesi a 11-12 milioni. Tuttavia l’esercizio è stato solo parzialmente impattato dallo scandalo del caso Balocco esploso a dicembre. La vera gelata nel 2024 vista la rottura della quasi totalità dei contratti pubblicitari . Scomparsi i clienti che utilizzavano la Ferragni per promuovere i propri prodotti. Coì il fatturato è sceso a poco meno di due milioni di euro con perdite accumulate nel periodo 2023 e 2024 pari a circa 10 milioni di euro. Nel frattempo il personale è sceso da 16 a otto persone.Per quanto riguarda il rilancio, Fenice potrebbe trovare altri sbocchi di mercato nel settore del make up, della gioielleria e della pelletteria, con uno sguardo ai mercati internazionali.

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Autore
Panorama

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