Cetraro, usura e estorsione trentennale a imprenditore: arrestati coniugi
- Postato il 2 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Cetraro, usura e estorsione trentennale a imprenditore: arrestati coniugi
A Cetraro, arrestati marito e moglie per usura ed estorsione trentennale aggravate dal metodo mafioso. La DDA indaga.
CETRARO (COSENZA)– Nuova operazione antimafia nel Cosentino. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, con il supporto del Servizio Centrale I.C.O. di Roma e del Comando di Cosenza, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA). Il provvedimento ha disposto il carcere per due soggetti, marito e moglie originari di Acquappesa (CS) e residenti a Cetraro (CS). Il GIP ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza per i reati di usura ed estorsione, aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso.
LA SVOLTA INVESTIGATIVA: L’AGGRAVANTE MAFIOSA
I due coniugi erano già detenuti in carcere dall’aprile scorso, in seguito a un provvedimento del Tribunale di Paola per gli stessi reati di usura ed estorsione, commessi per oltre trent’anni ai danni di un imprenditore di Cetraro. L’ordinanza eseguita nei giorni scorsi, tuttavia, rappresenta una significativa evoluzione del caso, poiché ha confermato i gravi indizi di colpevolezza, estendendoli all’aggravante del metodo mafioso. Tale elemento è emerso grazie alle ulteriori investigazioni condotte dalla Guardia di Finanza.
CETRARO, TERRA DI ‘NDRANGHETA E VIOLENZA
L’indagine ha interessato il comune di Cetraro, un territorio noto per essere fortemente influenzato da una delle cosche di ‘ndrangheta più potenti della Calabria: quella riconducibile a Franco Muto, alias “il re del pesce”. La zona è stata recentemente segnata da una preoccupante recrudescenza di atti violenti, che confermano il controllo territoriale della criminalità organizzata. Tra gli episodi più gravi citati vi sono il ferimento a colpi di Kalashnikov di Guido Pinto nel 2022, l’omicidio di Alessandro Cataldo nel 2023 e l’omicidio di Giuseppe Corallo nel 2025. A questi si aggiungono atti intimidatori come il furto di telecamere di videosorveglianza comunale, l’incendio di automezzi di una società appaltatrice dei rifiuti e l’esplosione di colpi d’arma da fuoco contro attività commerciali.
In ottemperanza ai principi di diritto, le misure cautelari sono state emesse sulla base delle risultanze emerse finora nel corso delle indagini preliminari. Pertanto, per gli indagati sussiste la presunzione di innocenza fino al giudizio definitivo.
Il Quotidiano del Sud.
Cetraro, usura e estorsione trentennale a imprenditore: arrestati coniugi