Cerimonia solenne al Pantheon per l'uomo che fece abolire la pena di morte in Francia
- Postato il 8 ottobre 2025
- Estero
- Di Agi.it
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Cerimonia solenne al Pantheon per l'uomo che fece abolire la pena di morte in Francia
AGI - Il corpo dell'ex ministro della Giustizia Robert Badinter, artefice dell'abolizione della pena di morte in Francia, entrerà giovedì al Pantheon con una solenne cerimonia voluta dal presidente Emmanuel Macron. Una commemorazione che si terrà nel mezzo di una crisi politica senza precedenti, dopo le dimissioni del primo ministro Sebastien Lecornu, poche ore dopo la nomina del governo. In Francia Badinter, scomparso nel febbraio 2024 all'età di 95 anni, viene considerato come una "figura morale", un "personaggio enorme".
Le celebrazioni inizieranno stasera, 8 ottobre, con una veglia funebre presso il Consiglio Costituzionale da lui presieduto dal 1986 al 1995. Giovedì, la cerimonia al Pantheon, l'ex chiesa nel centro di Parigi diventata una necropoli nazionale all'inizio della Rivoluzione, sarà aperta al pubblico, che potrà rendere omaggio alla salma di Badinter.
Nel tardo pomeriggio, la bara verrà trasportata al Pantheon per una cerimonia "sobria" e "solenne" della durata di circa un'ora, a partire dalle 19. La cerimonia seguirà il "copione tradizionale": la bara verrà trasportata lungo Rue Soufflot, sarà accolta nella navata del Pantheon dal presidente Macron, che pronuncerà un discorso "breve e incisivo", e poi sarà deposta nella cripta "dei rivoluzionari del 1789". La cerimonia metterà in risalto la lotta per la giustizia di Badinter, "che incarna lo stato di diritto", secondo la presidenza. E soprattutto, l'abolizione della pena di morte, "un importante salto di civiltà nella storia della giustizia nel nostro Paese", ha evidenziato un consigliere di Macron.
Omaggi e il percorso politico di Badinter
Tra i momenti salienti, il cantante Julien Clerc eseguirà il suo brano "L'assassin assassinée", dedicato nel 1980 alla lotta per l'abolizione della pena suprema. Verranno poi letti testi, tra cui discorsi dell'avvocato che salvò diversi condannati a morte. Ci saranno anche discorsi di Badinter uomo politico che, nominato ministro della Giustizia da François Mitterrand, chiese all'Assemblea Nazionale il 17 settembre 1981 e ottenne "l'abolizione della pena di morte in Francia", in conformità con un impegno del presidente socialista che andava contro l'opinione dell'epoca.
Le voci a sostegno dell'abolizione
L'attore Guillaume Gallienne leggerà un testo di Victor Hugo, pioniere di questa stessa lotta. Questo testo, come altri, è stato scelto dalla vedova dell'avvocato, la filosofa Elisabeth Badinter, che ha partecipato attivamente ai preparativi.
Il messaggio di Badinter nel suo libro
Nel suo libro "A la vie", Robert Badinter ha raccontato le tappe più importanti della sua vita, dall'arresto del padre nel 1943 perché ebreo alla sua lunga lotta per l'abolizione della pena di morte. "Ho un solo consiglio (ai giovani): ama la vita e la vita ti amerà. Con i suoi drammi, le sue incertezze, il suo finale non proprio felice, non importa, la vita vale la pena di essere vissuta", ha scritto.
Gli illustri ingressi al Pantheon
Sotto la presidenza Macron, quello di Badinter diventa il quinto ingresso al Pantheon dopo Simone Veil, sopravvissuta ad Auschwitz e autrice della legge sull'interruzione volontaria di gravidanza; Maurice Genevoix, lo scrittore che ha raccontato gli orrori delle trincee durante la Prima Guerra mondiale; Josephine Baker, star franco-americana del music hall, combattente della resistenza e attivista antirazzista e Missak Manouchian, il partigiano comunista di origine armena. Anche lo storico e partigiano Marc Bloch dovrebbe entrare al Pantheon nel giugno 2026, 82 anni dopo la sua esecuzione da parte della Gestapo nel 1944.
Il significato della memoria repubblicana
Secondo fonti vicine al presidente Macron, il filo conduttore di queste scelte, di esclusiva responsabilità del capo dello Stato, è il desiderio di "costruire una memoria repubblicana unificante che sarà la pietra angolare dell'immaginario francese". E questa memoria è costruita attorno all'idea di "universalismo repubblicano", evidenzia lo storico della memoria Denis Peschanski. "È la Francia dei Lumi, incarnata da Robert Badinter attraverso la sua lotta abolizionista, ma anche la sua strenua difesa delle vittime e la sua lotta per i diritti", ha valutato lo studioso.
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