Cento voci per Gaza: una poesia per la piccola Hind Rajab

  • Postato il 24 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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di Patrizia Villa

Sono qui mamma.
Celata fra i cuscini,
la mano avvinghiata a quella fredda di cugina.
Intorno rombi, fuoco e rumore.
Belve sul confine
della nuda steppa ardente
imbracciano fucili,
forti di rabbia e rancore.

Sono qui mamma,
ti chiamo sul filo della voce.
E tu piangi
le lacrime che non trovavi
rotolano fra singhiozzi nascosti
per non farmi spaventare.

Sono qui mamma,
manda qualcuno
se non puoi venire.
Tenderò comunque le mie braccia
per poterti di nuovo accarezzare.

Ho paura mamma.
Le mezzelune rosse non mi scorgono
gli occhi scuri mi guatano.
Predatori frugano fra le rovine.
Annusano il mio piccolo cuore
lo avvertono gemere e pregare.

Mi hanno spezzato mamma.
Non vedono mani giuste per giocare.
Occhi bisognosi di fiabe,
giorni colorati
fra strade adorne di musica e di fiori.

Resto sola mamma
e tu, navighi
nell’immensa solitudine
di un ventre squarciato dalla guerra.
Non devi abbandonare la speranza.

Lo so sono parole.
Tienile strette
che non lascino sfuggire
il fiocco che legava il nostro amore.

***

Questa poesia, dedicata alla piccola Hind Rajab, è stata presentata all’evento Cento voci per Gaza, maratona di poesia e musica che ha avuto luogo il 23 ottobre 2025 al teatro Petrolini di Roma, a favore di Emergency.

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Autore
Il Fatto Quotidiano

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