Celle, pini della polemica. Il sindaco: “E’ compito mio difendere il lavoro dell’amministrazione dagli assurdi attacchi”
- Postato il 18 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Celle Ligure. “Mi trovo nuovamente costretto a fare un video per spiegare la situazione. Intanto non è compito mio spiegarvi nel dettaglio il progetto, questo lo faranno le mie assessore e le mie consigliere che se ne sono occupate. Ma è compito mio difendere il lavoro dell’amministrazione dagli assurdi attacchi e dalle informazioni distorte che vengono fatte passare“. Nel suo ufficio, il sindaco Marco Beltrame ritorna sul caso dei pini.
E qui fa una premessa. “Noi abbiamo sempre detto in campagna elettorale e lo stiamo portando avanti, che avremmo ragionato a lungo termine, senza fare i soliti interventi tampone volti ad avere consenso, ma prendendoci anche responsabilità di assumere decisioni scomode e impopolari. Il progetto nasce da un’analisi dei fabbisogni. Una delle primissime cose che abbiamo fatto subito dopo le elezioni, è stato fare un sopralluogo per raccogliere le esigenze delle maestre, degli utilizzatori di quei giardini e di quelle scuole. Innanzitutto, abbiamo subito fatto una serie di considerazioni. E fatto una serie di interventi di manutenzione straordinaria all’interno delle scuole e della ludoteca che erano da tempo richiesti, poi sono emerse altre necessità”.
Ora le elenca: “Prima fra tutte, quella della scuola materna che non ha uno spazio esterno per per i bambini: fra i 3 e i 6 anni, non hanno un’area di quel giardino a loro esclusivo utilizzo. Questo vuol dire che i bambini non possono uscire perché è difficile far conciliare la loro presenza con i bambini più grandi, perché è rischioso far conciliare la loro uscita in quei giardini quando quei giardini vengono utilizzati anche da altre persone durante la giornata che potrebbero lasciare bottiglie rotte o quant’altro. Questa è una grossa problematica che da anni viene chiesta. Il parco così com’è risulta insalubre perché d’inverno non filtra un raggio di sole, è umido e freddo, non vi sono servizi igienici, non è adatto ai disabili. Quel campo va riqualificato e, a proposito del campo, da quando il parcheggio della Ravezza è diventato solo parcheggio, c’è anche una fascia di età più grande che necessita di un playground in cui giocare, dove sfogarsi e all’interno di questo, questo progetto di riqualificazione tiene conto delle esigenze di tante persone, di tanti ragazzi, di tutti i bambini della comunità”.
“Nell’iniziare questo progetto abbiamo scoperto questa perizia che, a dispetto di quello che vogliono far passare i soliti noti del partito del no, non rassicura a lungo termine sulla sicurezza di quei pini perché ricordo che noi ragioniamo a lungo termine, non pensando solo al domani, ma anche a breve termine. Una dichiarazione di rischio elevato all’esposizione ai venti di tutti quegli alberi che stanno costantemente sopra la testa dei bambini, non è per noi assolutamente accettabile soprattutto con questi cambiamenti climatici con eventi sempre più imprevedibili e di forte intensità. Probabilmente per qualcuno basta manlevarsi legalmente, interdire l’utilizzo dei giardini emettere dei cartelli quando c’è vento, per me no: io voglio poter dire di aver fatto tutto il possibile per preservare le persone, ovvio che se si fa un’analisi del rischio, un albero pericoloso in un’altra zona è un rischio che mi assumo e che accetto, sono qui per questo, ma non sopra le scuole, non a discapito dei bambini. Noi vogliamo che i bambini abbiano una zona moderna, sicura, con tutti i servizi e con tutto il verde possibile, con alberi ad alto fusto, ma compatibili con il luogo in cui si trovano. Creeremo un’aula all’aperto, abbatteremo le barriere architettoniche e daremo nuovi servizi e nuova vita a quel parco”.
“Quindi, in conclusione, siete giustamente liberi di fare gli esposti e le denunce che state facendo. Non abbiamo nessun problema a consegnare all’autorità tutta la documentazione necessaria. Però una cosa di triste c’è: voi state incentrando tutto il progetto sugli alberi, quando invece il fulcro sono i servizi. E la riqualificazione e la possibilità di dare ai bambini, alle scuole, ai ragazzi un nuovo campo, una nuova zona dove poter vivere. Noi pensiamo che degli amministratori debbano avere la capacità di guardare alle cose con una prospettiva ampia e da un lungo termine. La miopia non porta da nessuna parte. Eppure una volta, qualcuno di quelli che ci stanno facendo gli esposti insieme a me gridava il coraggio per cambiare. Noi questo coraggio lo abbiamo. Saranno poi i cittadini a dirci se avremmo sbagliato”.