Cecchi Paone senza filtri alla Zanzara: “Vannacci è una bestia, ci andrei a letto”. E racconta il suo “sogno erotico ricorrente”

  • Postato il 11 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Show esplosivo di Alessandro Cecchi Paone, ospite della trasmissione La Zanzara, su Radio24. Il giornalista e divulgatore scientifico si è lasciato andare senza freni alle domande provocatorie di Giuseppe Cruciani, rispondendo con disinvoltura e ironia su temi che vanno dalla salute intima ai desideri più personali.

“Non sono andato al Gay Pride di Budapest perché ero in clinica per un intervento alle emorroidi”, racconta con naturalezza. “Ma non ho avuto problemi sessuali, perché pratico solo sesso attivo”. E quando Cruciani gli ricorda un commento di Tommaso Cerno sulla bellezza degli ungheresi, Cecchi Paone conferma: “È vero, a Budapest c’è stata una grande scuola pornografica, sia maschile che femminile”.

Il tono resta sopra le righe anche quando si parla di fantasie: “Il mio sogno erotico ricorrente? Vivere una storia d’amore con una guardia svizzera. I cattolici devono farlo di nascosto in bagno, io invece voglio storie pubbliche. Naturalmente adesso sono sposato, ma l’avrei voluto”. E sulle orge chiarisce: “Mai fatte. Solo un threesome con due amici, il giorno del mio compleanno: era il loro regalo”.

Poi si sbilancia su una passione inattesa: “La mia fissazione? Lautaro Martínez. Lo chiamano il toro… un motivo ci sarà”.

Nella parte finale dell’intervista, Cruciani lo sottopone a un bizzarro “test erotico”. Alla domanda “Con chi andresti a letto tra Vannacci e Zan?”, Cecchi Paone risponde sicuro: “Con Vannacci. È più maschio, è una bestia, ha fatto la Folgore. Zan è troppo dolce, siamo amici: non può scattare nulla”.

E tra Marco Rizzo e Ursula von der Leyen? “Von der Leyen, senza dubbio. C’è un’affinità politica, culturale, intellettuale. Di Rizzo non si capisce più nulla: prima non mi piaceva perché era comunista, ora non mi piace perché è fascista. Come faccio ad andarci a letto?”.
Stessa logica anche tra Salvini e Bonelli: “Salvini, senza ombra di dubbio. Bonelli è troppo amico, troppo dolce e morbido“.

Infine, il confronto tra due leader internazionali: “Macron o Trump?”. La risposta arriva senza esitazioni: “Macron, di corsa. La pensiamo uguale su tutto. Se non fossimo entrambi sposati…”.

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Il Fatto Quotidiano

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