Catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco

  • Postato il 22 luglio 2025
  • Ambiente
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Il Catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco è un registro, tenuto dai Comuni, che elenca le particelle di terreno boschivo danneggiate da incendi. Questo registro ha lo scopo di applicare specifici divieti e prescrizioni sulle aree colpite, al fine di tutelare il territorio e favorirne il recupero. 
In Italia, la normativa sul catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco (spesso chiamato semplicemente “catasto incendi” o “catasto delle aree percorse dal fuoco”) è un pilastro fondamentale nella strategia di prevenzione e lotta agli incendi boschivi, nonché un potente strumento di tutela del territorio e di contrasto agli abusi edilizi.
Cos’è il Catasto dei Soprassuoli Percorsi dal Fuoco
Il catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco è un elenco aggiornato delle aree boschive e dei pascoli percorsi da incendio, istituito e gestito dalle Regioni e dalle Province Autonome, in collaborazione con i Comuni. La sua funzione principale è quella di mappare e registrare ogni area che ha subito un incendio boschivo, al fine di applicare le specifiche prescrizioni e vincoli imposti dalla legge.
Normativa di Riferimento
La normativa principale che disciplina il catasto incendi è la Legge 21 novembre 2000, n. 353 “Legge quadro in materia di incendi boschivi”. Questa legge ha introdotto disposizioni rigorose per la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi, stabilendo principi e procedure operative.
In particolare, gli articoli cruciali della Legge 353/2000 in relazione al catasto sono:
·        Art. 10 – Censimento dei soprassuoli percorsi dal fuoco: Questo articolo impone ai Comuni di censire e delimitare annualmente le aree percorse dal fuoco e di trasmettere i dati alle Regioni e al Ministero dell’Ambiente. Le Regioni, a loro volta, devono predisporre ed aggiornare il catasto delle aree percorse dal fuoco.
·        Art. 10, comma 1: Stabilisce che i Comuni devono aggiornare e delimitare le aree percorse dal fuoco entro 90 giorni dall’estinzione dell’incendio e inviare la documentazione alla Regione.
·        Art. 10, comma 2: Introduce i vincoli e divieti sulle aree percorse dal fuoco:
o   Vincolo di inedificabilità: È vietata per 15 anni la realizzazione di edifici o di manufatti edilizi sulle aree boscate e pascoli percorsi dal fuoco.
o   Divieto di cambio di destinazione d’uso: Per 10 anni è vietata la destinazione a pascolo delle superfici già boscate percorse dal fuoco, qualora non siano trascorsi i termini previsti dalla legge regionale per il pascolo e comunque per un periodo non inferiore a 5 anni.
o   Divieto di rimboschimento con specie non autoctone: Sono previste limitazioni sulla gestione forestale, favorendo la ricostituzione del bosco con specie autoctone.
o   Vincolo di ricostituzione: I Comuni devono provvedere al rimboschimento e alla bonifica delle aree entro 10 anni.
A queste disposizioni nazionali si affiancano poi le leggi regionali che definiscono in dettaglio le procedure per l’istituzione, l’aggiornamento e la gestione dei catasti a livello locale, le modalità di rilevamento, le sanzioni e gli eventuali ulteriori vincoli.
Importanza del Catasto per la Prevenzione degli Incendi (e non solo)
L’importanza del catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco è multisfaccettata e cruciale per la tutela del territorio:
1.      Prevenzione dell’Incendio Doloso a Scopo Edilizio: Questa è la ragione principale della sua introduzione. In passato, gli incendi dolosi erano spesso appiccati per liberare aree boschive o pascoli e renderli edificabili. Il catasto, con il vincolo di inedificabilità di 15 anni, scoraggia drasticamente questa pratica, rendendo l’incendio a fini speculativi un’operazione economicamente svantaggiosa e illegalmente rischiosa. Questo è un deterrente molto forte contro gli incendi di origine dolosa.
2.      Tutela del Patrimonio Boschivo e Ambientale: Imponendo il divieto di cambio di destinazione d’uso e la priorità al rimboschimento con specie autoctone, il catasto garantisce che le aree incendiate siano recuperate e che la biodiversità originaria sia preservata, impedendo la cementificazione o l’alterazione irreversibile del paesaggio.
3.      Supporto alla Gestione Forestale e Ambientale: Fornisce alle autorità (Regioni, Comuni, Corpo Forestale) una base di dati essenziale per pianificare gli interventi di ripristino ambientale, monitorare lo stato di recupero delle aree, e implementare strategie di prevenzione mirate nelle zone a rischio.
4.      Trasparenza e Controllo: Il catasto rende pubbliche le informazioni sulle aree incendiate, consentendo un maggiore controllo da parte della cittadinanza, delle associazioni ambientaliste e delle autorità di vigilanza (es. Procura della Repubblica, Guardia di Finanza, Carabinieri Forestali) sull’applicazione dei vincoli e sulla legalità degli interventi.
5.      Deterrente Generale: La conoscenza dell’esistenza di questo catasto e dei severi vincoli che ne derivano agisce da deterrente anche per chi volesse appiccare incendi per altre finalità, consapevole che il proprio gesto avrà conseguenze a lungo termine sull’utilizzo e il valore del terreno.
In conclusione, il catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco non è solo un registro burocratico, ma uno strumento normativo potentissimo che lega la storia degli incendi a un regime di vincoli di lungo periodo, rendendo anti-economica e illegale la speculazione post-incendio e promuovendo attivamente la tutela e il recupero del patrimonio boschivo italiano.

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 Ing. Francesco Cancellieri – Presidente AssoCEA Messina APS e  Responsabile Nazionale Area Tematica SIGEA-APS “Paesaggi, Aree Naturali Protette e Rete Natura 2000”
 

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