Catanzaro, ragazzo con encefalite attende referto da 8 mesi

  • Postato il 31 maggio 2025
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Catanzaro, ragazzo con encefalite attende referto da 8 mesi

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Il Codacons presenta una denuncia per omissione di atti d’ufficio per il caso di un ragazzo di 15 anni affetto da encefalite che da mesi attende dalla Dulbecco di Catanzaro un referto sugli esami


CATANZARO – Mesi di attesa inutile per ricevere i referti. È accaduto alla Dulbecco. Sul caso il Codacons ha depositato in Procura a Catanzaro una denuncia per omissione di atti d’ufficio nei confronti dei responsabili dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Renato Dulbecco”. Al centro il rifiuto di consegnare documentazione sanitaria essenziale relativa a un minore di 15 anni affetto da encefalite.

MALATO DI ENCEFALITE, ATTENDE ESITO REFERTI DA MESI


Il piccolo Nicola (nome di fantasia), ricoverato lo scorso anno in Pediatria, è stato dimesso con diagnosi di “Encefalite in corso di definizione diagnostica”. Durante il ricovero è stato effettuato un esame del liquor cerebrospinale, inviato al Policlinico di Bari per la ricerca di anticorpi specifici, fondamentale per completare la diagnosi e impostare le cure appropriate.

LA DENUNCIA DEL CODACONS


«A distanza di otto mesi – scrive il Codacons – nonostante le reiterate richieste della famiglia, le richieste formali, gli appelli al Presidente della Regione, l’Azienda ospedaliera continua a rifiutare la consegna del referto, violando palesemente la normativa vigente e compromettendo il diritto alla salute del minore».

ENCEFALITE, LE RICHIESTE DEL REFERTO NEL VUOTO


Il 17 febbraio 2025 la madre avrebbe inviato la prima richiesta informale, ignorata. Il 19 marzo è arrivata l’istanza formale di accesso, anche questa ignorata. Il 18 aprile la famiglia ha effettuato il versamento dei diritti di copia, nessun risultato. Il 29 aprile è stata ignorata anche la diffida inviata e da ieri si è passati alle denunce.

LE VIOLAZIONI DELLA DULBECCO SECONDO IL CODACONS


Secondo il Codacons l’Azienda “Dulbecco” «ha violato l’articolo 4 della Legge 24/2017 che impone la consegna della documentazione sanitaria entro 7 giorni; l’articolo 25 della Legge 241/1990 sui termini per l’accesso agli atti (30 giorni); l’articolo 328 del Codice Penale sull’omissione di atti d’ufficio ma, a ben vedere, anche l’articolo 32 della Costituzione sul diritto alla salute».

«CASO DI UNA GRAVITÀ INAUDITA»


Nella denuncia, il Codacons chiede alla Procura di «acquisire urgentemente presso il Policlinico di Bari l’eventuale referto dell’esame» e procedere al sequestro della documentazione sanitaria completa del minore. «Siamo di fronte a un caso di gravità inaudita», dichiara l’avvocato Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons. «Un ragazzo di 15 anni affetto da encefalite viene privato del diritto di conoscere l’esito di un esame fondamentale per la sua salute. È inaccettabile che una struttura sanitaria pubblica calpesti così palesemente la legge e i diritti dei pazienti».

COSA È L’ENCEFALITE


L’encefalite è una patologia neurologica grave che può avere sequele permanenti se non adeguatamente monitorata. La mancanza dell’esito dell’esame impedisce ai medici curanti di impostare una terapia appropriata, mettendo a rischio la salute del minore.

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