Cassazione annulla la condanna per riciclaggio a Monsignor Scarano
- Postato il 26 febbraio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Cassazione annulla la condanna per riciclaggio a Monsignor Scarano
La Cassazione annulla la condanna per riciclaggio aggravato continuato a Monsignor Scarano. Nuovo processo d’appello a Napoli.
NAPOLI – La Corte di Cassazione ha annullato la condanna inflitta in secondo grado a monsignor Nunzio Scarano e alla commercialista Tiziana Cascone per riciclaggio aggravato continuato, disponendo un nuovo processo d’appello a Napoli. La decisione ribalta la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Salerno il 16 aprile dello scorso anno. Sentenza che aveva condannato Scarano a cinque anni e tre mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 5.000 euro. Cascone aveva ricevuto una pena di due anni e cinque mesi con un’ammenda di 3.200 euro.
Monsignor Scarano: le accuse e l’inchiesta
Monsignor Scarano, ex contabile dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), fu arrestato nel giugno 2013 nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma. L’accusa principale riguardava un tentativo di far rientrare illegalmente in Italia 20 milioni di euro dalla Svizzera tramite un jet privato, con il sospetto di corruzione. Parallelamente, l’inchiesta della Procura di Salerno ha portato a ulteriori accuse di riciclaggio, legate al transito di ingenti somme di denaro su conti dello Ior intestati al prelato.
Secondo gli inquirenti, questi fondi sarebbero stati falsamente dichiarati come donazioni, mascherando in realtà un sofisticato sistema di riciclaggio. L’indagine della Guardia di Finanza portò alla luce un patrimonio personale di Scarano non coerente con le sue dichiarazioni fiscali. Si fa riferimento ad appartamenti di lusso, automobili, opere d’arte di valore, quote societarie e depositi bancari milionari. Tra i beni individuati figurava anche un appartamento di 17 vani, acquistato presumibilmente con i proventi di tali operazioni.
Cassazione annulla la condanna per riciclaggio a Monsignor Scarano: nuovo processo d’appello a Napoli
La Cassazione, accogliendo il ricorso della difesa, ha ritenuto necessario un nuovo giudizio di secondo grado, affidato ora alla Corte d’appello di Napoli. La decisione potrebbe rappresentare un punto di svolta nel caso, riaprendo la discussione sulle prove a carico degli imputati e sulle modalità di valutazione nei precedenti gradi di giudizio.
L’annullamento della condanna rappresenta un colpo di scena in una vicenda che ha sollevato interrogativi sulla gestione delle risorse finanziarie ecclesiastiche e sui presunti traffici illeciti legati all’ambiente vaticano. Il nuovo processo potrà chiarire se le accuse di riciclaggio a carico di Scarano e Cascone reggano di fronte a una nuova valutazione giuridica o se emergeranno elementi che possano portare a un ribaltamento definitivo della vicenda.
Le prospettive future
La sentenza della Cassazione non assolve automaticamente i due imputati, ma concede loro una nuova opportunità di difesa. Resta da vedere come la Corte d’appello di Napoli riesaminerà il caso e quali saranno gli sviluppi di una vicenda che, per oltre un decennio, ha tenuto banco tra le cronache giudiziarie italiane. L’attenzione resta alta sulle dinamiche finanziarie che coinvolgono esponenti di rilievo del mondo ecclesiastico.
Il Quotidiano del Sud.
Cassazione annulla la condanna per riciclaggio a Monsignor Scarano