Carte di credito, auto di lusso e affitto pagato: “Così veniva corrotto il primario del Sant’Eugenio”
- Postato il 8 dicembre 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Quote societarie, carte di credito, Mercedes in leasing, l’affitto di un appartamento, contratti lavoro per la sua compagna. Il dottor Roberto Palumbo, primario di Nefrologia all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, avrebbe ottenuto benefici importanti dalle cliniche private amiche. Verso quelle strutture – secondo gli inquirenti – il medico dirottava i pazienti in dialisi dimessi dal nosocomio pubblico (ma ancora bisognosi di cure e assistenza) come merce di scambio. Le vicende sono ricostruite nel decreto di perquisizione e nella richiesta di convalida dell’arresto, firmati dalla procura di Roma e citati dal Corriere della Sera. Il dottor Palumbo è stato arrestato giovedì insieme all’imprenditore Maurizio Terra, amministratore unico di Dialeur, colti in flagranza durante lo scambio di mazzette: il primo è in carcere, il secondo ai domiciliari.
Per le imprese riottose alle richieste, poteva scattare la minaccia da parte del primario. In che modo? “Paventando di fare in modo che i pazienti dimessi dal Sant’Eugenio, ma ancora bisognosi di terapia emodialitica ambulatoriale, non si rivolgessero più per la predetta terapia” alle cliniche poco inclini alle richieste del primario. Sarebbe accaduto all’imprenditore Antonio Carmelo Alfarone della Rome medical Group. Quest’ultimo ha denunciato Palumbo per gli anni tra il 2019 e il 2021: secondo la procura, Alfarone sarebbe stato costretto a versare al dottore 3mila per ciascun paziente, in tutto 700mila euro. Non solo: il primario avrebbe ricevuto 1.600 euro al mese per pagare l’affitto di una casa al centro di Roma, altri mille per una Mercedes in leasing, 3 carte di credito utilizzate in ristoranti, alberghi, esercizi commerciali. Per la sua compagna, invece, un contratto di consulenza da 2.500 euro mensili per un anno.
Agli atti degli inquirenti ci sono anche le intercettazioni. In una di queste l’imprenditore ai domiciliari Maurizio Terra illustra alla moglie le parole del primario: “Quello che devi fa te… si devi fa l’amministratore e non l’amministrativo… fai l’amministratore e te godi la vita”. Palumbo si sarebbe riferito ad una passaggio di quote societarie di una clinica per i pazienti in dialisi. L’avvocato di Palumbo ha smentito ogni accusa: “Stiamo parlando di uno dei principali nefrologi italiani. Grazie alle sue attività, l’Ospedale ha guadagnato. Dimostreremo che Palumbo non ha preso alcuna mazzetta. Quelli erano soldi che gli spettavano per sue prestazioni professionali”.
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