Carcare e Quiliano colpiti duramente dalla grandinata di inizio estate, i sindaci pronti a chiedere lo stato di emergenza
- Postato il 22 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Carcare. Un brutto risveglio questa mattina per molti abitanti della Valbormida, in particolare per numerosi carcaresi che stanno facendo la conta dei danni dopo la violenta grandinata di ieri sera. Una raffica di palline di ghiaccio, alcune di oltre cinque centimetri di diametro, ha devastato tetti, abbaini, grondaie, illuminazione pubblica, automobili, senza contare giardini, orti e piante. Nessuno, nemmeno tra gli anziani, ricorda un episodio di così grave entità in valle, specie a giugno.
Un primo giorno d’estate davvero poco benevolo che ha colto di sorpresa anche tutti coloro che sono alle prese con i festeggiamenti patronali, ovvero i gestori del luna park, i pubblici esercizi e le associazioni che si sono visti infrangere il lavoro di settimane per allestire stand e arredi vari. Non solo privati, ma anche i beni pubblici hanno subito danni ingenti, come l’illuminazione con lampade in frantumi e pali divelti in più punti del paese.
“Siamo pronti a chiedere lo stato di emergenza per questa infausta ondata di maltempo che ha nuovamente flagellato il paese – commenta il sindaco Rodolfo Mirri – Stiamo facendo la conta dei danni anche insieme ad altri Comuni limitrofi, colpiti duramente. Da domani spero di poter avere risposte da fornire ai cittadini per raccogliere le varie e innumerevoli segnalazioni di chi ha subito in modo pesante questa terribile grandinata”.
La calamità naturale non ha risparmiato nemmeno il Comune di Quiliano. “Abbiamo tre frane sulla strada dei Tecci, e anche nelle frazioni di Roviasca e Montagna si sono verificati problemi importanti – sottolinea il sindaco Nicola Isetta – Faremo quindi ricorso alla richiesta di stato di emergenza per cercare di tamponare i danni subiti”.