Caracciolo a La7: “Incontro Zelensky-Putin? Possibilità di risultati concreti, ma devono esserci i leader”

  • Postato il 13 maggio 2025
  • La7
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Se si incontrano Putin, Zelensky e Trump, non possono semplicemente fare quattro chiacchiere: evidentemente è un appuntamento enorme che, se effettivamente ci sarà, perché ancora tutto è un po’ per aria, potrebbe non proprio far finire la guerra ma quantomeno arrivare a una lunga tregua. E, a questo punto, a mettere d’accordo tutti potrebbe essere Trump. Io ho l’impressione che ci siano delle possibilità che questo incontro produca dei risultati“. Così a Otto e mezzo (La7) il direttore di Limes Lucio Caracciolo commentail possibile incontro a Istanbul, giovedì prossimo, tra Putin, Zelensky e Trump.
Caracciolo avverte: “Tutto però dipende dal fatto che ci siano i 3 leader, perché, se invece sarà un incontro a livello più basso, per esempio tra i ministri degli Esteri, allora potrebbe essere solo l’inizio di un dialogo”.

Circa i “volenterosi” europei (il presidente francese Emmanuel Macron, il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier britannico Keir Starmer e quello polacco Donald Tusk), il direttore di Limes è tranchant: “Sono i ‘vorrei ma non posso’: vorrebbero essere quello che sono russi, americani e cinesi ma non hanno lo stesso livello. Quelli che in questo momento danno il tono alla politica internazionale sono indubbiamente Trump, Xi Jinping e Putin. Perché Giorgia Meloni non è nel fronte dei ‘volenterosi’? Perché non siamo una grande potenza, non abbiamo la bomba atomica e tante altre belle cose“.

E aggiunge un suggerimento a tutti i capi mondiali coinvolti in un’eventuale negoziato: “Consiglierei a tutti di rileggere un vecchio saggio di Andrea Camilleri, “La bolla della componenda”. La componenda era un accordo che si faceva in Sicilia tra le istituzioni e il crimine o tra laCchiesa e gli altri, in base a quale ci si perdonavano i peccati e ci si permetteva di trovare un compromesso, naturalmente un compromesso arruffato. Credo che oggi questo sia il quadro della politica internazionale: la grande componenda è il meglio che ci possiamo aspettare“.
Caracciolo conclude: “C’è una terza guerra mondiale a pezzi ma è la condizione per cui non ci sia la terza guerra mondiale globale, nel senso che quello che si può al massimo sperare oggi ( e sarebbe già molto), è di ridurre questi pezzi. Certamente la pace non è all’ordine del giorno“.

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