Cantieri Narranti. Si chiama così la piattaforma online che racconta i restauri di Roma
- Postato il 17 settembre 2025
- Archeologia & Arte Antica
- Di Artribune
- 2 Visualizzazioni

C’è la Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone, in via dei Banchi Vecchi, da poco restituita alla sua integrità originaria grazie al restauro delle cappelle laterali, dell’abside e delle decorazioni affrescate. Ma tra gli ultimi progetti coordinati dalla Soprintendenza Speciale di Roma figurano anche il consolidamento delle mura antiche della villa e delle terme di via Carciano, il restauro della Basilica dei Santi Nereo e Achilleo e quello del Recinto Piranesiano in piazza dei Cavalieri di Malta, sull’Aventino. Solo per citare alcuni degli interventi che ogni giorno impegnano la squadra di restauratori, storici dell’arte e archeologi, architetti e archivisti, paesaggisti al lavoro sul patrimonio culturale di Roma. Una missione che si è intensificata nell’anno giubilare, alla luce dei progetti finanziati tramite PNRR e legati ai fondi per il Giubileo 2025.

La piattaforma online Cantieri Narranti
La piattaforma online Cantieri Narranti, con i relativi strumenti social a potenziare la comunicazione, è nata con l’intento di condividere questo impegno con un pubblico quanto più ampio possibile, attraverso un racconto corale e coinvolgente. Uno strumento – già sviluppato un paio d’anni fa ma entrato a regime proprio nel corso del 2025 – per dare evidenza agli interventi in corso e in fase di attivazione, per promuovere in modo organico e innovativo i progetti dedicati alla conservazione del patrimonio culturale della Capitale, per fare dei cantieri luoghi di storie da scoprire, seguire e visitare.

Il valore dei restauro e il principio del minimo intervento
“Restaurare Roma non è solo conservare, è soprattutto custodire un’eredità viva, che parla al presente e soprattutto appartiene all’umanità intera. Perché ogni gesto di cura rivolto alla città eterna è anche un gesto di responsabilità verso la nostra storia comune”, si legge nell’introduzione al mondo dei Cantieri Narranti. Il progetto si propone, infatti, di comunicare anche il valore del restauro e le sue regole. Come il principio del minimo intervento, che deve guidare ogni scelta: “Non si tratta di aggiungere o modificare, ma di custodire ciò che esiste, proteggere la materia, renderla leggibile senza forzature. Come stabilito dalla Carta Italiana del Restauro (1972), il restauro ha il compito di facilitare la lettura dell’opera, conservando la complessità delle sue fasi storiche, rivelando le stratificazioni, ricucendo le discontinuità solo dove necessario, senza travisare l’autenticità. Per restituire senso senza cancellare le tracce del tempo”.

Come funziona Cantieri Narranti
Cantieri Narranti propone inoltre una Mappa dei cantieri aggiornata in tempo reale, per verificare gli interventi in fase di progettazione, attivi o completati nel perimetro dell’intera città, con la possibilità di accedere alla schede del singolo progetto, navigare tra le foto e i video del restauro, approfondirne la storia e conoscere i dettagli dell’intervento programmato. Attualmente sono quasi 50 i cantieri attivi, per alcuni dei quali, sempre attraverso la piattaforma, è possibile prenotare visite guidate straordinarie (secondo l’idea che sempre a Roma ha guidato di recente il progetto di apertura di Palazzo San Felice). “Cantieri Narranti capovolge le coordinate dell’immaginario collettivo e trasforma gli spazi inaccessibili in esperienze di condivisione con visitatori, passanti, studenti, esperti, addetti ai lavori e semplici curiosi. Da chiuso per restauro ad aperto per cultura”.
Livia Montagnoli
L’articolo "Cantieri Narranti. Si chiama così la piattaforma online che racconta i restauri di Roma" è apparso per la prima volta su Artribune®.