“Cancellata la prenotazione dell’hotel a Francesca Albanese prima di un evento all’Eurocamera”: la lettera del M5S a Metsola

  • Postato il 21 novembre 2025
  • Zonaeuro
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Le sanzioni americane ostacolano la partecipazione di Francesca Albanese anche a eventi organizzati dal Parlamento europeo. La denuncia arriva dal Movimento 5 Stelle con l’europarlamentare Danilo della Valle che ha inviato una missiva di protesta direttamente alla presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, parlando di incidente “deplorevole”, manifestando “profonda indignazione” e chiedendo che vengano presi provvedimenti affinché episodi del genere non si ripetano in futuro.

Il caso riguarda l’evento Palestina, diritto internazionale e il ruolo dell’Europa che si è tenuto al Parlamento il 18 novembre scorso. “Il 17 novembre, il giorno prima della sua presentazione – si legge nella lettera che Ilfattoquotidiano.it ha potuto visionare -, l’agenzia di viaggi CWT, contraente del Parlamento europeo, ha cancellato la prenotazione dell’hotel per lei”. Secondo la ricostruzione fornita da Della Valle, da parte di Carlson Wagonlit Travel, multinazionale americana che opera nel settore dei business events e che ha ottenuto un contratto da alcune istituzioni europee per l’organizzazione di viaggi professionali, non è mai arrivata una giustificazione scritta ed esplicita alla decisione di cancellare la prenotazione a nome di Albanese, con le comunicazioni che si sono tenute solo tramite telefono. “La ragione implicitamente dichiarata era l’esposizione di CWT all’Ordine Esecutivo degli Stati Uniti 14203, emesso il 6 febbraio 2025, che ha inserito la signora Albanese nella Lista delle Persone Specialmente Designate dell’OFAC il 9 luglio 2025 – continua l’europarlamentare nella sua missiva – In pratica, hanno cancellato la prenotazione per paura delle sanzioni statunitensi. Sebbene le comunicazioni iniziali siano state condotte per telefono senza una giustificazione scritta formale, la ragione della cancellazione diventa evidente dopo che CWT ha normalmente processato e confermato la prenotazione dell’alloggio per la sua assistente, mentre ha cancellato quella della signora Albanese. Questo rifiuto selettivo costituisce prova innegabile di discriminazione basata sulla designazione delle sanzioni statunitensi”.

La Relatrice speciale delle Nazioni Unite per la Palestina e i Territori Occupati, che in diverse occasioni ha raccontato le difficoltà di vivere normalmente e svolgere il proprio incarico con le limitazioni dovute all’imposizione delle sanzioni americane, ha comunque potuto prendere parte all’evento del 18 novembre, ma “solo dopo che il segretario generale della direzione delle Finanze del parlamento Ue ha consigliato agli uffici coinvolti nell’organizzazione di pagare l’alloggio tramite bonifico bancario diretto, aggirando di fatto il fornitore contrattuale”.

Ciò che preoccupa maggiormente il Movimento è che episodi del genere rivelano “una vulnerabilità strutturale poiché un’azienda privata al servizio delle istituzioni europee ha rispettato un regime sanzionatorio di un governo straniero, non riconosciuto dal diritto europeo e che di fatto subordina l’autonomia operativa del Parlamento alla giurisdizione di un Paese terzo”. Non si tratta di un caso isolato, rivelano, dato che già nel gennaio 2022 sempre la CWT si era rifiutata di prenotare il viaggio per una delegazione del Parlamento europeo a Cuba per lo stesso motivo. “Come ha potuto il Parlamento europeo scegliere un’agenzia le cui attività sono limitate dalla legislazione straniera? Quando CWT ha rifiutato di prenotare l’hotel della signora Albanese, non si è semplicemente rifiutata una transazione commerciale. Si è dichiarato che gli appaltatori del Parlamento europeo non possono nemmeno garantire autonomia funzionale ai funzionari Onu che hanno criticato la politica israeliana o che sono sfavoriti dagli Stati Uniti. Questo precedente dovrebbe allarmare ogni membro di questa Istituzione. Se il Parlamento europeo non può garantire che i fornitori di servizi contrattuali operino secondo il diritto europeo piuttosto che quello statunitense, allora il Parlamento ha rinunciato alla propria sovranità e autonomia nel condurre le proprie politiche senza interferenze legali e concrete straniere”, ha concluso Della Valle.

Ilfattoquotidiano.it ha provato a contattare sia telefonicamente che tramite mail la sede di CWT a Bruxelles, ma nel momento in cui si scrive non ha ancora ricevuto risposta.

X: @GianniRosini

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