Caldo a Genova, un anziano muore dopo il ricovero in ospedale per disidratazione

  • Postato il 2 luglio 2025
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letto ospedale generica

Genova. Un uomo di 85 anni è morto al San Martino di Genova dove era stato ricoverato con disidratazione e comorbidità, sintomi della sofferenza per il caldo record che sta colpendo anche il capoluogo ligure.

La notizia del decesso, avvenuto questa mattina per scompenso cardiaco, è stata data dalla direzione del policlinico dove, sia oggi sia ieri gli accessi per disidratazione e dinamiche correlate alle alte temperature sono state nove, 18 in totale. L’ultraottantenne deceduto era uno di questi.

In tutti i casi si è trattato di pazienti anziani, fragili, con comorbidità. Presso il pronto soccorso prosegue senza sosta la consegna di bottigliette d’acqua ai pazienti e accompagnatori, come da tradizione.

Anche l’ospedale Galliera, così come gli altri nosocomi cittadini, stanno facendo fronte alla cura di diversi cittadini colpiti da malori e scompensi ma senza situazioni, al momento, emergenziali. Tra le criticità affrontate, al Villa Scassi, anche un gruppo di ragazzi che aveva trascorso troppo tempo al sole provocandosi ustioni e disidratazione.

Un notevole incremento di accessi correlati alle temperature elevate, una ventina di pazienti, è stato registrato invece all’ospedale di Lavagna, con due sono anziani gravi arrivati con una temperatura corporea di 42 gradi (ipertermia).

Piano Caldo, in Liguria 5500 a rischio

Con Genova che rientra almeno fino a venerdì 4 luglio tra le città da “bollino rosso“, cioè quelle dove l’allerta per le ondate di calore è dichiarata massima dal ministero della Sanità, in Liguria è in atto il “piano caldo 2025” con misure rivolte in particolare alle circa 5.500 persone considerate ad alta vulnerabilità.

Il piano prevede un insieme di interventi coordinati con Asl, Comuni e strutture socio-sanitarie. Tra le misure principali: il potenziamento del servizio ‘Meglio a casa’ per le dimissioni protette dagli ospedali, il blocco delle dimissioni dei pazienti fragili in caso di emergenza e la possibilità di ricovero temporaneo in RSA.

Previsto anche lo stop ai lavori all’aperto nelle ore più calde della giornata (dalle 12.30 alle 16) per i settori più esposti, come edilizia e agricoltura. Sarà in vigore fino al 31 agosto. È attivo il numero verde regionale 800 593235, sette giorni su sette, con i servizi dei custodi sociali e dei ‘maggiordomi di quartiere’ impegnati nel supporto quotidiano alle persone fragili.

Caldo, a Genova bollino rosso anche venerdì 4 luglio

Il nuovo bollettino del ministero della Salute conferma l’allerta massima per caldo sino a venerdì, dato che porta il capoluogo ligure a ben cinque giorni di fila da bollino rosso, preceduti tra l’altro da due giornate da bollino arancione.

Il livello 3, come è ormai noto, indica condizioni di emergenza per caldo con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive, e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute.

Sempre più black-out per sovraccarico delle reti elettriche

Proprio per far fronte alle temperature da record – a Pontedecimo, sono stati superati i 35 gradi – chi ha a disposizione condizionatori e ventilatori li tiene accesi per gran parte della giornata, con pesante sovraccarico della rete elettrica. Conseguenze dirette, in molti quartieri genovesi si sono registrati black-out: da Oregina a Marassi passando per San Fruttuoso, via Burlando, Righi e Pontedecimo, appunto, le segnalazioni aumentano.

Nella stragrande maggioranza dei casi, come detto, la ragione è il sovraccarico e il surriscaldamento della rete elettrica. Tra condizionatori, ventilatori e altri dispositivi accesi la corrente spesso salta, e i residenti sono costretti a restare al buio (e senza i necessari condizionatori) per tempi che vanno da pochi minuti a mezz’ora.

Un problema che riguarda anche le attività commerciali, soprattutto quelle che contano su refrigeratori e altri macchinari necessari per conservare o cucinare prodotti alimentari.

Autore
Genova24

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