Calciomercato, cosa serve alle big nell’ultima settimana
- Postato il 26 agosto 2025
- Di Panorama
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La sirena del gong suonerà alle ore 20 di lunedì 1° settembre 2025. Meno sette giorni all’ora X, la fine del lungo e snervante calciomercato estate 2025 che fin qui ha prodotto una Serie A per vecchi campioni, con qualche eccezione. Poco, ma non pochissimo, perché la storia dice come le ultime cento ore di ogni sessione siano il vero territorio in cui si scrivono i rapporti di forza tra squadre. Nell’agosto di un anno fa, ad esempio, il Napoli di Conte confezionò gli arrivi di Lukaku, McTominay e Neres dopo aver preso tre schiaffi a Verona e da lì mise le basi per la cavalcata scudetto.
Tempo per lavorare, insomma, ce n’è a disposizione di tutti. Non è detto che serva ad ogni big in corsa per titolo o Europa, però l’ultima settimana del mercato è anche quel luogo (non fisico) in cui ci si può aggirare tra i banconi delle offerte con la speranza fondata di fare l’affare giusto. Qualche esubero, anche da campionati ricchi e altrimenti inaccessibili, prestiti con formule varie, contratti pagati solo in parte e rateizzazioni di favore: benvenuti nel regno di chi ha saputo seminare nelle lunghe e calde settimane centrali dell’estate e ora deve solo raccogliere il frutto del suo lavoro.
Ecco una guida veloce a cosa serve alle big della Serie A per poter considerare conclusa l’opera di costruzione del nuovo progetto sportivo. Qualche volta si tratta di un elenco di sogni, in altre situazioni di un rapido foglio di appunti che al suono del gong si saranno trasformati in affari conclusi.
Napoli, cosa serve nel finale di mercato
Il Napoli parte in pole position nella griglia della corsa scudetto e questo è stato confermato anche a dispetto del brutto infortunio di Lukaku. Dover fare a meno dell’attaccante belga ha, però, creato la prima necessità assoluta: consegnare al tecnico leccese una prima punta pronta all’uso, che sia un investimento per il presente e anche per il futuro. De Laurentiis ha puntato il danese Hojlund a sostegno della tesi secondo la quale il patron del Napoli ha ben chiaro in testa come i partenopei possano allungare un ciclo vincente aperto nel 2023 con Spalletti.
Finita qui? No. Non guasterebbe almeno un centrocampista (ipotesi Brescianini) da aggiungere all’esterno sinistro mancato non chiudendo per Ndoye (il ritorno di Elmas) e al difensore di fascia Juanlu Sanchez che, però, comporta una spesa non indifferente. Conte ha già una rosa di grande profondità e qualità, dovesse aggiungere questi pezzi potrebbe ben dire di avere… due squadre e tre quarti a disposizione per affrontare la stagione.
Inter, caccia a un difensore (e Lookman…)
Seguendo le parole di Beppe Marotta, l’Inter ha quasi chiuso il suo mercato. Il presidente nerazzurro ha detto che il club valuterà opportunità che, però, al momento non si intravedono. E’ più facile che sia una mezza bugia piuttosto che una verità. In difesa, perso Leoni che è volato al Liverpool per una cifra fuori mercato per le possibilità italiane, manca ancora un rinforzo che ringiovanisca l’età media di un pacchetto non di primo pelo.
La verità è che tutto si incastra con le uscite: il nome sul tavolo è quello di Pavard che, per partire, deve portare un introito all’altezza da reinvestire immediatamente. Possibile che alla fine il profilo scelto sia quello di un giovane da valorizzare, in linea con tutta la strategia del mercato con l’eccezione di Lookman la cui suggestione resterà viva fino a un minuto prima della chiusura della sessione.
Juventus, troppi nodi da sciogliere in poco tempo
Damien Comolli avrebbe bisogno degli straordinari per chiudere tutti i dossier aperti sulla sua scrivania. Ha ereditato una situazione complessa dalla quale sta cercando di uscire limitando i danni, ma i nodi da sciogliere sono tanti e alcuni molto ben stretti. In sintesi: Tudor vuole a tutti i costi che Kolo Muani torni a Torino e il direttore dell’area sportiva deve capire se potrà farlo (a prezzo elevato) anche dovendo tenere Vlahovic oppure se la permanenza forzata del serbo farà abortire ogni tentativo. Su Vlahovic inutile spendere parole: la clessidra del tempo si sta consumando.
Altre esigenze: un esterno destro individuato in Molina, ma deve uscire Nico Gonzalez eredità del passato e che è anche la chiave per provare davvero ad affondare su Zhegrova del Marsiglia. E poi un centrocampista che risponde al nome di O’Riley per non restare con il reparto dell’anno scorso o poco più.
Milan, le emergenze in attacco e difesa di Allegri
Il Milan è un capitolo a parte. Avrebbe i soldi da investire, viste le corpose cessioni che hanno caratterizzato il mercato estivo e che hanno puntellato il bilancio, ma non sembra avere concordanza di idee tra area tecnica e proprietà. Le esigenze di Allegri sono chiare e non nascoste: un attaccante pronto subito (Vlahovic il preferito) e un difensore centrale che abbia esperienza e fisicità perché il debutto contro la Cremonese ha messo in mostra le disattenzioni degli ultimi mesi.
Se RedBird ascolterà il suo tecnico non ci dovrebbero essere problemi, visto che i fondi ci sono. Altrimenti si andrà per investimenti tutti di prospettiva, ma dal presente da costruire e verificare, e sarà difficile poter dire che il nuovo Milan è più forte di quello arrivato ottavo nella scorsa stagione.
Roma, Atalanta e Fiorentina: cosa serve sul mercato
Detto che la Lazio dovrà continuare a stare ferma, causa mancato rispetto dei paletti economici delle norme federali, la lista della spesa riguarda anche le altre squadre della borghesia del calcio italiano. La Roma non ha ancora consegnato a Gasperini gli uomini che servono per avviare un ciclo competitivo e il tecnico comincia a spazientirsi. In sintesi mancano un esterno offensivo che garantisca un salto di qualità (Sancho trattativa infinita), un mancino basso di posizione in campo perché Salah-Eddine è stato bocciato e un difensore centrale (sarà Ziolkowski). Se parte Dovbyk, altro fuori dai progetti, serve anche una punta da affiancare a Ferguson.
L’Atalanta dell’anno Uno dopo Gasperini sta inseguendo un centrocampista di quantità (Musah il preferito) in attesa che si comprenda il finale della vicenda Lookman. Va o resta? L’assalto a Muniz fin qui non ha dato esito positivo, con la conseguenza che dal 2 settembre il nigeriano ribelle potrebbe essere reintegrato in rosa a meno che non si sia fatto avanti qualcuno con i famosi 50 milioni di euro da spendere.
La Fiorentina cerca solo alternative ai titolari per rendere più profondo il gruppo a disposizione di Pioli, che dovrà gestire il doppio impegno con una Conference League da attraversare da protagonista. Il Bologna attende notizie in uscita con i casi aperti di Lucumi e Fabbian. Italiano avrebbe bisogno che restassero entrambi, avendo già digerito la partenza di Ndoye, ma le vie del mercato sono infinite e nel caso dei felsinei si sono anche fatte più difficili causa il crac muscolare di Immobile.