Calcio. La Baia Alassio vince contro il Mallare ma non convince Sardo: “È mancata la cattiveria, bisogna rimanere sul pezzo”
- Postato il 9 marzo 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Alassio. Una vittoria d’orgoglio quella della Baia Alassio contro il Mallare. Ad inizio gara erano 41 i punti che separavano le due squadre, agli estremi della classifica una in positivo e l’altra in negativo, ma in campo i valbormidesi hanno dato molto filo da torcere alla formazione capoclasse del campionato.
Partita difficile da sbloccare per ambo le squadre, anche se la squadra di Sardo ha prodotto nettamente di più dei rossoblù. Poi all’ultimo secondo del primo tempo, un guizzo di Hamati porta la squadra negli spogliatoi con un morale sicuramente diverso. Sardo però non è soddisfatto e chiede di più ai suoi. Sembra difficile portare a casa i tre punti, soprattutto dopo il pareggio di Reale dagli undici metri, ma la squadra ben comandata dal capitano Sacco, una stella che ha brillato in campo tra le nuvole che coprivano il Ferrando, ha deciso che questa partita era da vincere. Gli bastano due punizioni per portare il risultato sul 3-1 e per gioire assieme ai supporters delle api.
“Nel primo tempo abbiamo giocato sotto ritmo”, evidenzia subito il problema in chiave realizzativa mister Sardo nel post partita: “Non puoi giocare così se hai un obiettivo come il nostro. A fine primo tempo ero abbastanza alterato per la prestazione della squadra. Nel secondo tempo non abbiamo fatto molto di più, però abbiamo legittimato la vittoria. Mancano poche partite, alla squadra ho spiegato che la percentuale d’errore deve essere minima. Le altre squadre continuano a correre, non possiamo permetterci di perdere partite per un atteggiamento sbagliato. Insisto su questo aspetto, il traguardo è vicino e non dobbiamo avere cali di concentrazione“.
Una prova superlativa condita da due punizioni perfette quella di Sacco contro i valbormidesi: “Ha la fascia da capitano non a caso, infatti poi tira fuori queste prestazioni. In questo momento è imprescindibile la sua presenza in campo, è un giocatore totale e sprecato per questa categoria. È stato responsabilizzato al suo primo anno, probabilmente non si aspettava neanche questo ruolo da leader. Sta trascinando gli altri, lo vedi nel momento della difficoltà, lo vedi nel momento in cui la squadra non gioca bene. Quando le cose vanno bene siamo tutti leoni, ma bisogna esserlo anche nei momenti difficili delle partite. È stata una sorpresa a livello umano prima del giocatore”.
La squadra non sembrava decollare, la richiesta dell’allenatore alla squadra è stata semplice e diretta: “Ho chiesto di metterci più cuore. Ci sono le domeniche che magari le gambe non girano e magari fai delle scelte sbagliate perché sei precipitoso o per mancanza di lucidità. Nel primo tempo è mancata la cattiveria che deve contraddistingue una squadra che è in quella posizione di classifica. Era tutta la settimana che dicevo che il Mallare non è una squadra morta, nonostante la classifica dica che sono ultimi. Non è una squadra che prende pallonate ma che se la gioca sempre con qualche buona individualità. Dovevamo approfittare ma con la testa al 100% senza cali di tensione”.
Manca veramente poco alla fine del campionato e il traguardo sembra ad un passo. Per vincere cosa serve? Ecco la risposta del tecnico: “I dettagli faranno la differenza. Ci vorrà un po’ di fortuna per noi come per gli altri, gli infortuni adesso sarebbero molto pericolosi. Oggi a disposizione avevo solo Mehmetaj punta. Di Mari sta recuperando e speriamo di averlo già domenica. In queste situazioni serve che la rosa ti dia delle risposte. Nel secondo tempo è entrato Secco che fino ad ora ha giocato poco, e ha disputato una partita di livello. Se vogliamo arrivare in fondo, servono tutti i giocatori“.