Calabria, Pd al voto, ma senza emozioni
- Postato il 18 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Calabria, Pd al voto, ma senza emozioni
Pd al voto, ma senza emozioni: congressi in corso per votare l’unico candidato alla segreteria regionale Nicola Irto, a San Giovanni in Fiore la protesta di alcuni iscritti per l’assenza di dibattito.
Si concluderanno oggi le operazioni di voto nei circoli cittadini del Pd, chiamati a eleggere il segretario regionale dem. Un congresso che non ha conosciuto particolari sussulti né emozioni, incanalato com’è verso la scontata riconferma del segretario uscente, Nicola Irto, sostenuto da una lista di candidati all’assemblea regionale trasversale alle varie anime del partito. La mozione di Irto – l’unica al congresso – è stata presentata nelle scorse settimane all’Unical. Da lì in poi le procedure sono andate avanti in sordina: quello che il voto ci consegnerà stasera o nelle prossime ore è solo la percentuale – più o meno bulgara – che sancirà la conferma di Irto. E la partecipazione al voto.
PD, IL VOTO E LE ASTENSIONI
Tutto tranquillo? Non proprio. A San Giovanni in Fiore, ad esempio, i malumori ci sono e neanche silenziosi. Il congresso di circolo ha visto la comparsa di una seconda mozione – ovviamente provocatoria – chiamata ‘mozione di dissenso’. Il documento è stato letto e messo a verbale, per contestare «il metodo di svolgimento dei Congressi, non preceduti, come buon senso richiederebbe né da un dibattito interno ai circoli cittadini né dall’incontro dei vertici regionali e provinciali del Partito Democratico con la propria base degli iscritti».
LA PROTESTA DEGLI ISCRITTI DI SAN GIOVANNI IN FIORE
Il sostegno alla “mozione di dissenso” si è tradotto in un voto di astensione sull’unico candidato Irto. «Va da sé – scrivono gli iscritti di San Giovanni – che qualsiasi rinnovamento degli organici di ogni partito politico debba essere preceduto da un ampio e condiviso confronto tra tutti gli iscritti, che sta alla base di ogni “ragionamento politico”, in modo da garantire la democrazia all’interno di una comunità politica, ma tutto ciò è stato, per l’ennesima volta, completamente disatteso dalla dirigenza Pd. Si è avuto, in questi anni, infatti, uno “scollamento” tra i vertici e la base del Partito Democratico. La nostra azione sarà una “goccia nel mare”, ma sicuramente è stata una presa di coscienza collettiva e si spera sia un’inizio di un cambio di rotta verso il “ritorno” auspicabile e sentito del Partito Democratico. Basti pensare che su 106 aventi diritto al voto hanno votato solo in 19!»
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