Cairo, il campetto di San Giuseppe rinasce grazie alla Carcarese: lo avrà in gestione per 30 anni
- Postato il 6 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Carcare/Cairo Montenotte. Nuova vita per il campetto della frazione di San Giuseppe che potrà tornare ad ospitare tanti giovani valbormidesi, così come accadeva anni fa. La struttura, infatti, è stata concessa dalla curia alla Carcarese che la avrà in comodato d’uso per i prossimi 30 anni, con la possibilità di rinnovo. Un’operazione non solo di natura sportiva ma anche sociale, per rivitalizzare un’area strategica vicina alla stazione e alla fermata dei bus, che sarà concessa anche per attività estive e scolastiche. E, non da ultimo, un tassello importante che va a colmare in parte una carenza di strutture nel comprensorio.
Una grande novità per la società biancorossa, la seconda del territorio per lo sviluppo dei settori giovanili, che così avrà a disposizione un altro campo da dedicare al settore giovanile, oltre al Candido Corrent di Carcare, ma anche per tutta la comunità valbormidese che ora potrà di nuovo contare su un importante luogo di aggregazione.
Al momento, grazie al lavoro di manutenzione del volontario Diego Berretta, il campetto a 7 è già fruibile, ma l’obiettivo della Carcarese è di rinnovarlo trasformando il manto da terra a sintetico e intervenendo anche sugli spogliatoi.
Tra i fautori di questo progetto, il direttore generale Roberto Abbaldo che ha portato avanti l’operazione, interfacciandosi con la curia. “Abbiamo un pochino di commozione nell’annunciare questo progetto, per quello che significa per questa società. La famiglia biancorossa si allarga di anno in anno, e di conseguenza anche la casa biancorossa deve diventare più accogliente. Ridare la giusta dignità ad una struttura che è stata un simbolo di calcio in Valbormida per decenni era il nostro sogno nel cassetto. Ora il nostro compito è quello di lavorare duramente per reperire le risorse necessarie all’adeguamento, ammodernamento e messa in sicurezza, così da poter offrire il campo ai nostri giovani tesserati, ma anche alla comunità. Questa operazione voglio dedicarla alla famiglia Berretta, a Bruno che era stato fautore e promotore di tantissimi eventi, a Diego che quando c’è bisogno è sempre in prima linea”.
“Ci sono poi persone che si sono spese in modo importante per questa operazione, e che sono state a vario titolo fondamentali. Voglio ringraziarle con tutto il cuore. Parto da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Luigi Testore, che ha mostrato da subito apertura e grande collaborazione. I firmatari parroci di San Lorenzo di Cairo Montenotte, Don Mirco Crivellari, di San Giuseppe in Carcare, Padre Stefano Mario Locatelli, e dell’Istituto di Sostentamento del Clero, Don Claudio Giuseppe Barletta, il Diacono Giancarlo Ferraro, il geometra Fabio Prato e l’Avvocato Nicolò Zunino. Ma una parola voglio spenderla anche e soprattutto per Padre Italo Levo, che fin dal primo momento ha sostenuto il progetto e purtroppo non potrà vederlo a compimento. Almeno fisicamente. Ora ci auguriamo di ricevere un aiuto concreto per accelerare il processo di ammodernamento, realizzando il progetto che oggi stiamo mettendo su carta”.
Commenta il presidente Alessandro Ferrero: “Sono molto felice di questa operazione, perché oltre a essere presidente della Carcarese sono anche un cittadino di San Giuseppe. Quel campo l’ho visto nascere grazie a Don Caldano e l’ho visto crescere, ogni estate ospitava tanti tornei che portavano in Valle i migliori giocatori della provincia e tanto pubblico. Purtroppo, poi, non è stato più utilizzato, ma ora grazie all’interesse della Carcarese, sono fiero di poter dire che potrà rinascere e tornare ad ospitare tanti bambini. Per questo ringrazio il dg Abbaldo, per il grande impegno profuso in questo progetto, e Diego Berretta che ha dato un grosso contributo a livello burocratico e anche sul campo, rendendolo di nuovo utilizzabile. Ovviamente ringrazio anche la curia che ha permesso la buona riuscita dell’operazione”.
“La gestione della struttura del campo di San Giuseppe è un momento molto importante di crescita per il sociale in Valbormida – dichiara il vicepresidente Stefano Quaini – Una struttura che la società utilizzerà per il proprio settore giovanile che si pensa di mettere a disposizione anche in giorni prestabiliti per i ragazzi del quartiere o della Valbormida. Questo progetto ha quindi un duplice significato, è volto sia alla crescita sportiva sia a quella collettiva dei giovani. Va dato merito a chi da tempo si è speso per questa causa, ovvero a Roberto Abbaldo, Edoardo Gandolfo ed il presidente Ferrero che è originario di San Giuseppe, ci siamo conosciuti proprio su quel campo giocando a calcio quando avevamo poco più di 10 anni”.
Conclude il vicepresidente Edoardo Gandolfo: “Probabilmente questo è il risultato più importante ottenuto dalla società in questi anni. Il campetto di San Giuseppe è un luogo iconico della Valbormida che ha visto crescere e giocare tantissimi ragazzi di diverse generazioni e il fatto che nell’ultimo decennio era abbandonato, era un dispiacere per tutta la comunità. Grazie alla curia, potremo come Carcarese ridargli vita. Non sarà semplice, occorrono lavori sia agli spogliatoi che al campo, lavori che saranno dispendiosi a livello economico ma anche di energie. Ci stiamo già muovendo per avviare partnership con importanti realtà locali e non solo, perché secondo noi è nell’interesse di tutti che il campetto venga fatto a regola d’arte per essere utilizzato nuovamente dai giovani”.