Bulgaria, fine dello stallo politico: dopo 4 anni nasce un nuovo governo di minoranza. “Durerà poco”

  • Postato il 16 gennaio 2025
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Dopo anni di instabilità politica e un ciclo incessante di elezioni inconcludenti, la Bulgaria sembra finalmente aver trovato una via d’uscita. Il Parlamento ha votato la fiducia al nuovo governo di coalizione guidato da Rossen Zheliazkov, rappresentante del partito conservatore Gerb, vincitore delle elezioni anticipate del 27 ottobre scorso. Con 125 voti favorevoli su 240 seggi totali, Zheliazkov ha ottenuto il sostegno necessario per formare l’esecutivo, nonostante l’opposizione di 114 deputati.

Negli ultimi quattro anni, la Bulgaria è stata travolta da un’instabilità politica che ha visto alternarsi sette elezioni, nessuna delle quali è riuscita a produrre una maggioranza stabile. Quelle di ottobre sembravano destinate a perpetuare questa situazione fino a quando, il 15 gennaio, il presidente Rumen Radev ha affidato il mandato a Zheliazkov, ribaltando le aspettative. Il nuovo governo è frutto di una coalizione inaspettata tra Gerb, il partito socialista Bsp e i populisti di C’è un popolo come questo (Itn), storicamente rivali. A questa già improbabile alleanza si è aggiunto il sostegno esterno del partito della minoranza turca Democrazia, diritti e libertà (Dps) che ha garantito il suo appoggio durante la votazione di fiducia, portando il totale dei voti favorevoli a 125. Tuttavia, il Dps non farà parte della coalizione. “Voi siete consapevoli di assumervi una grande responsabilità. Sia chiaro che il Paese deve essere governato in modo operativo, competente e in osservanza dell’interesse pubblico”, ha dichiarato il presidente Radev rivolgendosi a Zheliazkov una volta affidatogli il ruolo.

Zheliazkov, scelto dopo il ritiro del leader del Gerb Boyko Borissov, ha presentato un governo con tre vicepremier, uno per ciascun partito della coalizione, e una distribuzione dei ministeri secondo la formula 11:4:4, con 11 dicasteri per il Gerb, 4 per il Bsp e 4 per Itn. Tra le nomine di rilievo, Temenuzhka Petkova sarà ministro delle Finanze e Gheorg Gheorghiev ministro degli Esteri. Questo governo rappresenta un delicato equilibrio tra compromessi e responsabilità. Per molti, è un “ritorno al potere” di Borissov che viene visto come il possibile “burattinaio” dietro le quinte. Il presidente Radev, commentando la nascita dell’esecutivo, ha sottolineato: “Questo governo è nato dalla necessità di porre fine al ciclo infinito di elezioni. Il suo orizzonte dipende da quali obiettivi si prefigge e, soprattutto, dai metodi che utilizzerà per raggiungerli.” La sfida per Zheliazkov e la sua squadra sarà quella di dimostrare di poter garantire stabilità e governare nell’interesse del paese con l’obiettivo di entrare nell’eurozona.

Le prime reazioni arrivano proprio dalle istituzioni europee. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen si è congratulata con Zhelyazkov: “Non vedo l’ora di lavorare con te per una Bulgaria prospera in un’Europa forte e unita. Apprezzo anche il vostro sostegno alla nostra coraggiosa vicina Ucraina. Vi auguro tutto il successo possibile”. Pure la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, si è congratulata per il nuovo governo: “La Bulgaria ha appena conquistato il suo meritato posto in Schengen, ci aspettiamo che entri presto nell’eurozona e ora c’è un nuovo governo. Questo fa sperare nel successo e nella prosperità del Paese. Vi faccio i miei più sentiti auguri. Lavoriamo insieme a stretto contatto”. Ma per gli analisti ci sono dubbi sul fatto che la coalizione possa durare. “Sarà un governo difficile, in pratica si tratta di una coalizione di quattro partiti, non può essere facile”, ha dichiarato all’Afp l’analista politico Daniel Smilov del Centre for Liberal Strategies, pur sottolineando che la soluzione raggiunta “è meglio di passare da un’elezione all’altra. Nello scenario più ottimistico, la coalizione durerà un anno o poco più per adempiere ad alcuni compiti urgenti, come l’ingresso del Paese nell’eurozona, la garanzia dei fondi europei per la ripresa e l’approvazione del bilancio di quest’anno”.

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