Brutta Ferrari, più lenta della Williams: Analisi GP Miami
- Postato il 4 maggio 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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Una qualifica inaccettabile quella della Ferrari, che inevitabilmente ha portato a una griglia di partenza davvero brutta. Dodicesimo e ottavo posto che di fatto hanno compromesso la corsa sin dall’inizio. Al termine della gara, Charles taglia il traguardo in settima posizione, mentre Lewis lo segue in ottava. Vince Piastri, con Norris e Verstappen che completano rispettivamente il podio. Passiamo al racconto onboard della gara, per capire come sono andate le cose.
Ferrari molto lenta
La pioggia dà una tregua a Miami. Gara asciutta, a quanto pare, benché i nuvoloni minaccino. Tutto è pronto, si attende solo il via per l’installation lap. Hamilton decide di partire con le Hard, nel tentativo di allungare il primo stint il più possibile, sfruttando la sosta anticipata di chi gli sta davanti per poi girare in aria libera. Al contrario, Charles partirà con le mescole Medium. Ambedue i ferraristi lavorano parecchio sulle gomme, specie l’inglese.
La partenza fila via liscia. Un po’ di bagarre, ma i ferraristi mantengono la loro posizione. Al terzo giro entra in gioco la Virtual Safety Car, in quanto Doohan si stampa contro le barriere. Al giro 5 si riparte, dopo che i commissari hanno rimosso la Alpine. Hamilton riparte forte e passa Hadjar prendendosi la posizione 11. Si nota parecchia carenza di rotazione anche su Leclerc, in quanto le gomme non sono ancora attivate al meglio.
Un paio di passaggi in più e le cose migliorano. Da notare il grande lavoro degli ingegneri per suggerire le configurazioni del differenziale per ruotare meglio la monoposto. Nel mentre, Leclerc si lamenta delle fasi di frenata, in quanto sente parecchie vibrazioni sull’avantreno. Interessante notare come il monegasco perda parecchio in trazione sulla Williams di Albon che lo precede, per poi recuperare terreno sui lunghi e in staccata.
Il monegasco si trova dietro un trenino di vetture composto da Russell, Sainz e Albon. Inoltre, pare che in staccata effettui del lift and coast per risparmiare benzina. Nel mentre, Hamilton si sta avvicinando alla Haas di Ocon che potrebbe attaccare. Si inizia pure a parlare di strategia. Mentre si parla di degrado gomme che sembra in linea con quanto atteso, pare che tra circa dieci giri arriverà la pioggia.
Le difficoltà della Rossa
C’è poi un team radio di Charles che fa riflettere: “Le uniche zone della pista in cui mi sento comodo sono le curve 4-5-6-7, per il resto sono lento…”. Il monegasco parla chiaro, perché la sua vettura soffre parecchio e non riesce minimamente ad avvicinarsi alle due Williams. Stesso discorso per Hamilton che lotta con il volante e non ha il passo per entrare in scia di Ocon. Le due Ferrari sono molto lente, insomma.
Va pure detto che gli alfieri della Rossa richiedono più input dai box, per capire come migliorare la guidabilità delle vetture. Dopo una miriade di tentativi, finalmente il sette volte campione del mondo della Ferrari riesce a passare la Haas. Una fatica assurda. Giunti a metà gara, il passo delle rosse resta il medesimo. Charles si lamenta di bloccaggi al posteriore a centro curva, mentre Lewis non riesce a far girare la vettura in curva.
All’interno di questo scenario si nota il nervosismo dei piloti Ferrari. Arrivano tante domande alle quali spesso non arrivano risposte. Al passaggio numero 29 altra Virtual Safety Car per un problema su Bearman. Lewis ne approfitta per passare alle gomme Medium effettuando la sua prima sosta, idem per Charles il giro successivo che passa alle Hard. Nel mentre che effettua la sosta, la VSF finisce e non riesce a prendere la posizione su Albon: solo sfortuna o chiamata tardiva?
Ferrari cerca di recuperare terreno
Dopo le due soste, i ferraristi si trovano rispettivamente in ottava e nona posizione. Poco dopo arriva la terza Virtual Safety Car del GP causata dalla rottura del motore di Bortoleto. Alla ripartenza, le due SF-25 sono molto abili, in quanto ambedue passano Sainz. Molto bella la manovra di Lewis che, approfittando della lotta davanti a sé tra Charles e Carlos, si getta all’interno e infila lo spagnolo ex Ferrari: ora sono settimo e ottavo.
In questo frangente, pare che le due vetture italiane inizino ad avere un buon passo. Tra l’altro, Lewis è più rapido di Charles, ma il muretto box non lo lascia passare il compagno, inspiegabilmente. L’inglese è arrabbiato e in radio si sfoga: “questo non è buono per la squadra”. Alla fine, il team di Maranello si convince e, in curva 17, arriva lo swap: Lewis passa e si prende la settima posizione.
Charles non si lamenta, ma comunque fa notare che si è trattato di una mossa pericolosa, in quanto Sainz era molto vicino e poteva approfittare della situazione. Bozzi gli chiede il massimo impegno in questi ultimi otto giri, mentre il britannico sta spingendo al massimo per provare a prendere la Mercedes di Antonelli. Operazione non facile, in quanto il ritmo di Lewis per ora è molto simile a quello dell’italiano e il gap è di 5 secondi.
Hamilton riesce comunque ad avvicinarsi ma il suo distacco resta sui due secondi e mezzo. el mentre Charles prende ritmo e non molla l’inglese. Quando mancano 5 giri alla fine il team decide di restituire la pozione al monegasco. L’operazione avviene in curva 11. Il monegasco prova a sua volta a prendere il bolognese ma l’operazione non riesce.
Le due rosse tagliano il traguardo del GP di Miami in settima e ottava posizione. Senza dubbio l’impegno non è mancato da parte dei ferraristi, al contrario del ritmo gara: quello si è visto solo nell’ultima parte. Una Rossa con tanti problemi che pasticcia un po’ con la strategia interna. Ancora un volta un provvedimento impera: servono aggiornamenti e rapidamente, perché queste posizioni di rincalzo fanno male.
Classifica finale GP Miami:
- Oscar Piastri (McLaren)
- Lando Norris (McLaren)
- George Russell (Mercedes)
- Max Verstappen (Red Bull)
- Alexander Albon (Williams)
- Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
- Charles Leclerc (Ferrari)
- Lewis Hamilton (Ferrari)
- Carlos Sainz (Williams)
- Yuki Tsunoda (Red Bull)