Breakthrough, il superyacht da record legato a Bill Gates

  • Postato il 16 agosto 2025
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  • Di Virgilio.it
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Sui moli del Mediterraneo gira voce che Breakthrough sia in vendita. Una nave privata, lunga 119 metri, assemblata pezzo per pezzo nei cantieri Feadship, su commissione di un anonimo, ma le coincidenze, si sa, parlano più dei comunicati: dalle specifiche su misura alla tecnologia estrema, tutto sembra  portare a Bill Gates.

Il prezzo di partenza

Nonostante il fondatore di Microsoft non sia mai uscito allo scoperto, gli indizi appaiono schiaccianti, a partire dal nome dell’imbarcazione, un riferimento fin troppo evidente alla rete Breakthrough Energy, creata dallo stesso Gates nel 2015 per finanziare l’innovazione energetica pulita. E poi la tecnologia a bordo – ne parliamo tra poco – è talmente ambiziosa che solo qualcuno con una fissazione per il futuro (e un portafoglio abbastanza capiente) poteva volerla così. Edmiston, uno dei broker più noti nel settore, lo ha messo in vendita a un prezzo di almeno 645 milioni di dollari e tra i papabili compratori gira il nome del canadese Patrick Dovigi, CEO di una delle aziende leader nella gestione sostenibile dei rifiuti.

Il progetto iniziale si chiamava Project 821 e ha richiesto cinque anni di lavoro a De Voogt Naval Architects, con gli interni firmati Rwd, studio inglese specializzato in barche da sogno. E qui ci troviamo proprio davanti a un sogno, con sette ponti, quattordici balconi scorrevoli, sette piattaforme apribili e quattro livelli dedicati solo all’armatore, comprensivi di camere da letto, uffici privati, camini e cabine armadio. Non hanno motivo di lamentarsi neppure gli ospiti e l’equipaggio (fino a 43 persone di staff), avendo a disposizione biblioteca, sala giochi, cinema, spa, vasche idromassaggio, persino un campo da basket. Il tutto rifinito con legno di quercia, pelle naturale, marmo e rattan intrecciato.

Propulsore a idrogeno

Fin qui potremmo dire: il solito monumento galleggiante da miliardari e invece no, perché Breakthrough presenta un propulsore a idrogeno (tecnologia che ha suscitato l’interesse anche di JCB) compresso a meno 253 gradi. Una scelta che ha costretto i progettisti a inventarsi un sistema di stoccaggio criogenico mai visto prima su una barca di tali dimensioni, nello specifico un serbatoio a doppia parete, isolato e alloggiato in uno spazio dedicato. La capacità è di 92 metri cubi, abbastanza da coprire il fabbisogno di una settimana di navigazione silenziosa a 10 nodi, senza emettere un grammo di CO2, una specie di miraggio green per il settore nautico, ancora legatissimo ai motori diesel.

Ovviamente, per traversate oceaniche serve ancora un piano B ed è qui che entrano in gioco le fuel cell ibride, capaci di usare metanolo, biodiesel o carburanti HVO (ottenuti da scarti vegetali e animali), affinché Breakthrough sappia adattarsi alle esigenze dell’armatore senza rinunciare alla spinta ecologista. Il debutto è fissato per la seconda metà di settembre, dal 24 al 27, al Monaco Yacht Show, quando Breakthrough ormeggerà a Port Hercule, in mezzo a una sfilata di colossi del mare. E se davvero Bill Gates non ci ha mai messo piede, la domanda resta sospesa nell’aria: è solo un esercizio di stile? O forse un messaggio, neanche poi tanto velato, a chi oggi può fare la differenza?

Autore
Virgilio.it

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