Un litro d’acqua costa più di un litro di benzina: lo sfogo di Salvo Sottile
- Postato il 14 agosto 2025
- Curiosità
- Di Virgilio.it
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C’è un momento preciso in ogni viaggio italiano, in cui compare all’orizzonte una figura familiare, quasi mitologica: l’Autogrill. La sua sagoma a ponte, a torre o incastonata tra le corsie è da decenni sinonimo di sosta, rifugio e ristoro. Ma oggi, quella che una volta era un’oasi per automobilisti stanchi e famiglie affamate, sembra essersi trasformata in un tempio dorato dell’esagerazione, dove ogni panino è un tributo da pagare, ogni bottiglietta d’acqua un pegno gravoso da sostenere. Se ne è accorto anche il giornalista, volto noto della TV, Salvo Sottile che si è sfogato sulle sue pagine social di fronte all’ennesimo rincaro.
Rincari sempre più impressionanti
Dunque, chiunque abbia mai messo piede dentro un Autogrill sa esattamente di cosa si sta parlando. I prezzi alti ci sono sempre stati, ma oggi si è superato il limite del tollerabile, entrando a pieno titolo nel regno dell’assurdo. L’acqua, l’elemento più democratico del pianeta, ha raggiunto la cifra record di 3,30 euro al litro.
La Coca-Cola, altra bevanda gettonatissima, tocca quota 8 euro. Il numero dell’infinito ma in verticale, un simbolo perfetto per raccontare l’eterno rincaro di un prodotto che dovrebbe, in teoria, dissetare il popolo in modo gustoso. Forse all’Autogrill, il popolo ha perso il diritto alla sete. E che dire del gelato? Una piccola coppetta al cioccolato, dal peso piuma e dal prezzo solitamente contenuto, ha raggiunto la vetta vertiginosa di 3,18 euro. Di certo, non una merenda economica.
Lo sfogo del giornalista
A rompere il silenzio, e a dar voce a un malcontento diffuso, ci ha pensato – come anticipato – Salvo Sottile, giornalista dallo sguardo tagliente e dalla penna affilata, oggi conduttore del programma Far West, titolo più che mai appropriato. In un video pubblicato su Facebook, Sottile affonda il colpo senza mezzi termini: “Ma non vi vergognate? Lo fate perché sapete che sennò uno deve andare fuori dall’autostrada per poter mangiare”.
Una frase inequivocabile che tocca bene le corde del malcontento. Il finale del video, però, è quello che inchioda la questione con una delle citazioni più amare e memorabili di questa estate rovente: “Tre euro e trenta al litro: è l’unico posto dove l’acqua costa più della benzina”. E in effetti, mentre il prezzo al litro del carburante oscilla con l’andamento dei mercati globali, mentre l’acqua degli Autogrill segue una logica diversa: quella dell’assenza di alternative. Perché, se vuoi risparmiare, devi abbandonare la rotta dell’autostrada, cercare un bar di paese e fare dei chilometri extra. E a quel punto, forse, l’euro risparmiato te lo sei giocato in benzina. Un paradosso perfetto.
Non è solo un problema di inflazione
Certo, potremmo addossare la colpa all’inflazione, ai rincari delle materie prime e ai costi di gestione. Potremmo, ma sarebbe una bugia cortese. La verità è che, mentre la maggioranza dei viaggiatori si arrangia portando il panino da casa, mentre le mamme preparano contenitori come fossero razioni da guerra, il sistema Autogrill continua a comportarsi come se fosse una boutique di lusso parcheggiata tra Bologna e Firenze, Roma e Napoli, e così via.
Altroconsumo l’aveva previsto: l’estate 2025 sarebbe stata calda. Non solo per il sole, bensì per il salasso economico a cui sarebbero andati incontro i viaggiatori dell’asfalto. E così, l’autostrada da infrastruttura pubblica si è trasformata in passerella dove bere un caffè ha il sapore del lusso.