Brad Pitt ha chiesto ad Angelina Jolie 35 milioni di dollari
- Postato il 7 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Nuovi documenti giudiziari fanno luce sull’ultima fase della disputa legale tra Brad Pitt e Angelina Jolie riguardante la vendita del loro Château Miraval, la tenuta vinicola francese acquistata nel 2011 per circa 60 milioni di dollari. Dalle carte emerge che Pitt avrebbe citato in giudizio la sua ex moglie per 35 milioni di dollari, come si legge in uno scambio di e-mail tra i rispettivi legali datato novembre 2023 e presentato in tribunale il 29 ottobre.
Jolie, che nel 2019 aveva avviato la procedura di divorzio, è accusata di aver violato un accordo secondo cui nessuno dei due avrebbe potuto vendere la propria quota della proprietà senza il consenso dell’altro. Pitt sostiene che l’ex moglie abbia infranto tale intesa vendendo la sua parte a Tenute del Mondo, società del gruppo Stoli. Jolie ha contestato l’esistenza di un accordo vincolante e ha presentato una controquerela.
“Il signor Pitt sta citando in giudizio la signora Jolie per chiedergli 35 milioni di dollari di danni”, recita un passaggio del documento. La notizia è emersa dopo la diffusione di alcune mail tra il team legale di Brad Pitt e quello di Angelina Jolie. L’attore statunitense avrebbe voluto infrangere il NDA (non disclosure agreement), ovvero un accordo di riservatezza sulle vicende giudiziarie tra i due, proprio per ottenere i documenti che dimostrassero la vendita illecita della tenuta vinicola da parte dell’attrice. Secondo i legali della Jolie, invece, Pitt non ha il diritto di accedere ai file sulla vendita della tenuta, dicendo che lui stesso per una disputa passata sulla sua condotta (quando emersero dei presunti episodi di abusi nel 2016) si era appellato all’NDA, non producendo i documenti richiesti.
Adesso, secondo gli avvocati di Pitt, è la Jolie che sta “abusando dell’accordo di riservatezza per occultare dei documenti cruciali e che sono al centro del ‘caso Miraval'”. Pitt ha chiesto infatti la divulgazione di 22 documenti coperti dal segreto professionale e contesta l’accusa della controparte di aver usato l’NDA per ‘zittire’ la moglie sui fatti del 2016. La questione è legata al documento che dimostrerebbe l’esistenza, all’interno degli accordi di separazione, di un passaggio che impedisce la vendita della propria quota di proprietà in comune senza l’approvazione dell’altro.
L’avvocato di Jolie, Paul Murphy, ha commentato così la vicenda: “Il documento di replica del signor Pitt non affronta i nostri argomenti e continua a basarsi su congetture e speculazioni – tutto con l’obiettivo di violare le comunicazioni riservate tra lei e i suoi legali. Questo conferma ancora una volta che la causa è la manifestazione del continuo tentativo del signor Pitt di molestare e controllare Angelina. Attendiamo con fiducia la prossima udienza”.
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