Botulino a Diamante, la tragica morte di Luigi Di Sarno
- Postato il 8 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
Botulino a Diamante, la tragica morte di Luigi Di Sarno
La tragica morte di Luigi di Sarno, 52 artista napoletano, mentre faceva ritorno a casa per un sospetto avvelenamento da botulino di cui sarebbe stato vittima dopo aver consumato un pasto a Diamante in Calabria
Le intossicazioni da botulino, clinicamente identificate anche se si attende la conferma definitiva dagli accertamenti di laboratorio, al momento note sono circa una decina. Trarrebbero origine tutte da una partita di broccoli (non freschi ma in barattolo) contaminata utilizzata da un “food truck” sul lungomare di Diamante.
Tra le persone che hanno manifestato l’intossicazione da botulino, purtroppo, una ha perso la vita. Luigi Di Sarno, artista 52 enne originario di Napoli, infatti è deceduto mercoledì mattina mentre stava facendo ritorno a casa. Il suo tragico calvario ha avuto inizio domenica 3 agosto. Come ricostruito da fonti molto vicine alla famiglia, oggi legittimamente chiusa nel riserbo e nel dolore, Luigi ha consumato il suo panino con i broccoli incriminati domenica sera.
Egli si trovava in Calabria senza la compagnia dei propri familiari. Assieme ad un amico aveva aperto a Scalea una bottega in cui esponeva e vendeva al pubblico le proprie opere artistiche. Per il periodo di permanenza in Calabria risiedeva a Diamante. Come detto domenica sera sul lungomare Glauco ha consumato un pasto assieme all’amico acquistato presso un food truck. Già l’indomani mattina, ossia lunedì, ha cominciato a manifestare i primi sintomi. Un malessere diffuso, le prime difficoltà a respirare, dolori addominali. L’indomani, vedendo che questa sensazione di malessere non passava avrebbe deciso di recarsi presso una clinica a Belvedere, la Tirrenia, dove si trova anche un punto di primo soccorso.
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Dopo le prime analisi i sanitari non riscontrano nulla di specifico e Luigi Di Sarno decide di uscire dall’ospedale nella speranza che la situazione migliori. Nel corso della notte, però, fa nuovamente ritorno in clinica perché la situazione si è aggravata. Continua ad avere difficoltà respiratorie, lamenta dolori e soprattutto comincia a manifestare problemi alla vista.
L’indomani mattina verso le 8 decide di contattare le proprie sorelle a Napoli. A loro chiede di venire in Calabria per riportarlo a casa, chiarendo, dopo specifica domanda di una delle sorelle, che non è assolutamente in grado di guidare. L’uomo avrebbe , inoltre, aggiunto e che al momento gli sarebbero state diagnosticate delle coliche addominali consigliando anche approfondimenti neurologici. A quel punto le due sorelle, senza perdere ulteriore tempo, si sono messe in macchina alla volta della Calabria.
Nel mentre all’uomo viene comunicata l’imminente uscita dalla clinica e le sorelle di Luigi sentono l’amico del fratello che accompagnerà successivamente l’uomo fino a Scalea per l’incontro con i familiari. Una volta che le sorelle hanno incontrato Luigi e lo hanno caricato in auto la loro preoccupazione è aumentata, Il 52enne, infatti, appariva notevolmente sofferente. I tre partono allo volta di Napoli percorrendo la provinciale della Valle del Noce che avrebbe dovuto portarle a scavalcare Lagonegro per imboccare l’autostrada. Ma proprio all’altezza di Lagonegro la situazione precipita.
Luigi si aggrava, le due sorelle accostano e chiamano i soccorsi. Intervengono i carabinieri, i sanitari del 118, anche l’elisoccorso nel tentativo disperato di salvare la vita a Luigi Di Sarno. Ma malgrado l’impegno e i tentativi l’artista napoletano, giunto in Calabria per far conoscere la sua arte, non ce l’ha fatta. Luigi Di Sarno è morto mercoledì 6 agosto a soli 52 anni.
Adesso il medico legale di Lagonegro, presso il cui obitorio i sanitari hanno trasferito la salma, si occuperà dell’autopsia che dovrà accertare la causa della morte mentre le successive indagini dovranno appurare se e come poteva essere salvato Luigi Di Sarno e soprattutto le varie responsabilità da ascrivere rispetto alla sua morte.
Intanto in Calabria la procura di Paola ha proceduto al sequestro del food truck e dei prodotti usati mentre l’Asp di Cosenza a la Regione hanno attivato i protocolli di sicurezza chiedendo a livello nazionale la fornitura di scorte di siero per il botulino nel timore che l’intossicazione possa aver interessato anche più delle dieci persone sinora sospettate di esserne vittima. Di queste, oltre a Luigi Di Sarno che purtroppo è deceduto, ci sono altre 8 persone ricoverate in terapia intensiva all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza mentre una nona persona inizialmente ricoverata all’ospedale del Mare di Napoli sarebbe stata trasferita al Cotugno in prognosi anch’essa riservata.
Il Quotidiano del Sud.
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