Botulino a Diamante, funerali Di Sarno: «Non si può morire per aver mangiato un panino»

  • Postato il 16 agosto 2025
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Botulino a Diamante, funerali Di Sarno: «Non si può morire per aver mangiato un panino»

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Rabbia e incredulità a Poggio Reale ai funerali dell’artista campano Luigi Di Sarno morto dopo aver mangiato a Diamante un panino con alimenti contaminati da botulino.


DIAMANTE – Un elemento di grande tristezza si aggiunge alla vicenda legata alle intossicazioni, rivelatesi anche mortali, per la presenza di botulino in alcuni alimenti. Ieri, in Campania, si sono svolti i funerali di Luigi Di Sarno, l’uomo di 52 anni, che è deceduto dopo aver mangiato un panino sul lungomare Glauco a Diamante, che avrebbe acquistato nel Food Truck “Da Peppino”. L’ultimo saluto alla presenza di parenti e amici nella chiesa del Santissimo Rosario nel quartiere di Poggioreale a Napoli luogo d’origine dell’artista che però amava molto frequentare la costa del Tirreno cosentino, era conosciuto a Scalea ed anche a Diamante. Un coro unanime è emerso: la richiesta di fare piena luce sull’accaduto. «La giustizia farà il suo corso, verranno stabilite le responsabilità. Noi siamo ai funerali soltanto per ricordare mio zio», questo ha dichiarato il nipote di Luigi Di Sarno, ieri al termine della cerimonia funebre.

FUNERALI DI LUIGI DI SARNO, L’UOMO MORTO DOPO AVER MANGIATO IL PANINO CON ALIMENTI CONTAMINATI DA BOTULINO

«Se ci sono tante persone qui, ai funerali è perchè lo amavano e si faceva amare». Di Sarno viene ricordato come un artista, uno “spirito libero”. Tanti amici, parenti e conoscenti nella chiesa del Santissimo Rosario. Restano, da parte dei parenti i dubbi su quanto accaduto anche nelle ore successive e sulla corretta individuazione del malessere che Luigi Di Sarno avrebbe raccontato ai medici che hanno dialogato con lui nelle strutture sanitarie dove si sarebbe recato nei giorni scorsi. «Nel 2025 – ha commentato il nipote – non si può morire dopo aver mangiato un panino». Gli avvocati della famiglia confermano la presenza del botulino, almeno per quanto emerso nelle prime fasi dell’autopsia.

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“Attendiamo – ha detto il legale della famiglia Di Sarno – di avere maggiori informazioni per stabilire con più certezza le cause di una morte assurda, un dramma che poteva essere evitato con più attenzione e prevenzione». Per Tamara D’Acunto, invece, come è noto i funerali si erano già svolti a Diamante nei giorni precedenti allo scoppio del focolaio di botulino.

IL CASO DEL TRUCK

Gli ispettori dell’Azienda sanitaria provinciale avrebbero già inviato la relazione nella quale si evince che non ci sarebbe la possibilità di ospitare gli alimenti sequestrati dalla Procura, e conservati attualmente all’interno del mezzo, nei frigoriferi dell’azienda stessa. Era stato deciso, almeno queste erano le ultime informazioni, che il furgoncino del venditore ambulante sarebbe stato trasferito in un deposito giudiziario, attrezzato per il collegamento alla rete elettrica. Infatti all’interno sono funzionanti i frigoriferi con i prodotti utilizzati dall’ambulante e oggetto di indagine da parte della procura di Paola.

Il Truck è regolarmente collegato alla rete elettrica in viale Glauco. Il furgoncino dovrebbe ora essere trasferito in un’autocarrozzeria della zona. Potrebbe essere la concomitanza col Ferragosto ad aver rallentato l’operazione. La richiesta di spostare il furgoncino si era fatta pressante soprattutto perché il mezzo, da diversi giorni, era diventato sfondo di selfie che alcuni villeggianti andavano a scattare sul posto, sul lungomare nuovo di Diamante

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