Bookolica, Sigfrido Ranucci a casa di Fabrizio De André: “In questo momento il mondo avrebbe bisogno dei suoi messaggi”

È stato Sigfrido Ranucci, con il suo libro “La scelta” (edito da Bompiani), il protagonista del primo appuntamento di Bookolica, il Festival dei lettori creativi a Tempio Pausania. Un evento, che ha visto la partecipazione di oltre 400 persone, reso particolarmente speciale dalla cornice: “L’Agnata di De André“, storica residenza del cantautore genovese in Sardegna nel cuore della Gallura, oggi gestita dalla compagna Dori Ghezzi, che ha accolto il giornalista di Report. Qui Ranucci ha visitato i luoghi di Faber, dove ha vissuto gli ultimi anni della sua vita e dove nel 1979 avvenne il sequestro del cantautore insieme alla compagna.

Nello studio personale di Fabrizio De André, Ranucci ha registrato anche una video-intervista, in dialogo con il giornalista Diego Gandolfo, realizzata da Bookolica. Un incontro che ha messo a confronto la poetica di Fabrizio De André e il giornalismo d’inchiesta, due linguaggi diversi ma animati dalla stessa tensione etica: dare voce agli ultimi, svelare ciò che spesso rimane nascosto, dare coraggio attraverso le parole. Il conduttore di Report ha intrecciato memorie, riflessioni e racconti di vita professionale, mostrando come il giornalismo possa diventare una forma di resistenza civile, capace di dialogare con l’eredità artistica di chi, come De André, ha fatto della verità poetica un atto politico. Bookolica, festival ideato e diretto da Fulvio Accogli dal 2018, tornerà a Scano di Montiferro dal 17 al 19 ottobre confermando la sua vocazione: “Leggere il contemporaneo attraverso la lente del giornalismo d’inchiesta e della parola che custodisce, racconta e resiste”.

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