“Beyoncé è stata pagata 11 milioni di dollari per sostenere Kamala Harris. Questa è una truffa elettorale illegale ai massimi livelli”: la furia di Donald Trump
- Postato il 20 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Beyoncé finisce nel mirino di Donald Trump. Il presidente americano accusa la celebre artista di essere stata pagata 11 milioni di dollari solo per la sua presenza a un evento elettorale organizzato dal team di Kamala Harris. “Secondo quanto riportato, Beyoncé è stata pagata 11.000.000 di dollari per salire su un palco, dare il suo endorsement a Kamala e andarsene tra fischi assordanti, senza aver cantato neanche una canzone!”, ha scritto il presidente.
Trump ha definito l’episodio una violazione delle leggi sul finanziamento elettorale: “Ricordate, i Democratici e Kamala le hanno illegalmente pagato milioni di dollari per non fare altro che dare un pieno sostegno a Kamala. Questa è una truffa elettorale illegale ai massimi livelli! È un contributo di campagna illegale!”. Ha poi concluso chiamando in causa anche altre celebrità: “Bruce Springsteen, Oprah Winfrey, Bono Vox e forse molti altri, hanno molto da spiegare!”.
Donald Trump oltre a Beyoncé aveva citato anche Bruce Springsteen, Oprah Winfrey e Bono sostenendo che abbiano ricevuto pagamenti illeciti per sostenere la campagna elettorale di Kamala Harris e annuncia che chiederà un’indagine in merito. “Quanto ha pagato Kamala Harris a Bruce Springsteen per la sua scadente performance durante la sua campagna presidenziale? Perché lui ha accettato questi soldi se è un suo grande fan? Non è forse un contributo elettorale illegale e di enorme entità? E Beyoncé?… E quanto è andato a Oprah e Bono??? Chiederò un’indagine approfondita sulla questione”, ha scritto il presidente Usa in un post sul suo social Truth.
“Ai candidati non è consentito pagare per ottenere endorsement, cosa che Kamala ha fatto con il pretesto di pagare per l’intrattenimento”, accusa Trump. “Inoltre, si è trattato di uno sforzo molto costoso e disperato per aumentare artificialmente il numero dei suoi scarsi sostenitori. Non è legale!”, sostiene ancora, affermando che “per questi ‘intrattenitorì antipatriottici, questo è stato solo un modo corrotto e illegale per trarre vantaggio da un sistema guasto”.
Lo scontro tra Bruce Springsteen e Donald Trump è stato durissimo in questi giorni. Tutto è cominciato giovedì scorso durante il concerto a Manchester per il tour The Land of Hopes and Dreams quando il Boss, presentando la sua E Street Band ha attaccato: “A casa mia, l’America che amo, l’America di cui ho scritto, che è stata un faro di speranza e libertà per 250 anni, è attualmente nelle mani di un’amministrazione corrotta, incompetente e traditrice”. Parole pesanti per il rocker 75enne, da sempre sostenitore dei democratici, che poi ha condiviso il video sul suo sito web e sul suo canale YouTube, chiedendo agli americani di “alzare la voce contro l’autoritarismo e far risuonare la libertà!”.
“Stanno smantellando una storica legislazione sui diritti civili che ha portato a una società più giusta e plurale”, ha incalzato Springsteen. “Stanno abbandonando i nostri grandi alleati e schierandosi con i dittatori contro coloro che lottano per la propria libertà”.
Trump non è rimasto a guardare e ha scelto il suo social media Truth per sferrare l’attacco contro la leggenda del rock. “Ho visto che questo rocker altamente sopravvalutato va in un Paese straniero per parlar male del presidente degli Stati Uniti. Non mi è mai piaciuto lui, la sua musica o le sue politiche estremiste. Non ha nessun talento”, ha tuonato il tycoon bollando Springsteen come “un fastidioso coglione che ha sostenuto il corrotto Joe Biden”. Poi il presidente è passato alle offese sull’aspetto fisico.
“Sembra una prugna secca, la sua pelle è atrofizzata farebbe bene a tenere la bocca chiusa”, ha detto. Trump non è nuovo allo scontro con le celebrities liberal, come Taylor Swift che disse in campagna elettorale di “odiare” dopo che la pop star si era schierata con Kamala Harris. Curiosamente proprio nel giorno della sua lite con il Boss il presidente è tornato anche su quello sostenendo, sempre su Trutht, che “da quando ho detto di odiarla, Taylor Swift non è più nessuno”.
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