Bari-Pescara che follia, 2 rigori sbagliati, 8 gialli e 3 rossi. Calvarese massacra l'arbitro Marcenaro
- Postato il 9 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Sarà stato per pochi intimi, visto lo sciopero del tifo dei tifosi pugliesi, ma lo scontro salvezza tra Bari e Pescara non si è fatto mancare niente tra gol (2), rigori fatti ripetere e sbagliati due volte, ammonizioni (8) ed espulsioni (3). E’ finita 1-1 ma poteva terminare con qualsiasi altro risultato. La prova è il salvataggio di Letizia che al 94′ sulla linea sulla conclusione di Antenucci riesce ad evitare la rete e blindare il pari ma a far discutere è stata soprattutto la prova dell’arbitro Marcenaro, che è stato duramente criticato dal talent di Dazn Calvarese.
- Bari-Pescara, la partita
- Il Var protagonista assoluto
- Le parole del tecnico del Bari Vivarini
- Calvarese distrugge Marcenaro
Bari-Pescara, la partita
Con tanti tifosi all’esterno del San Nicola a contestare De Laurentiis, la gara entra subito nel vivo. Al 9′ cross dalla sinistra di Corazza, anticipo secco sul primo palo di Di Nardo che di testa batte Cerofolini. Tutto scorre tranquillo fino alla mezzora quando entra in scena l’arbitro col primo errore. Il direttore di gara sil limita al giallo per Olzer per un intervento pericoloso su Dorval, ma viene richiamato al monitor dal Var e dopo aver rivisto le immagini espelle il giocatore del Pescara.
Il Var protagonista assoluto
Al 52′ Gytkjaer insacca dopo un tiro da fuori di un compagno, la sua posizione è però nettamente irregolare e la rete viene annullata. Al 61′ nuova svista di Marcenaro: pestone in area di Letizia su Braunoder, l’arbitro non vede nulla ma viene nuovamente richiamato dal Var e torna sui suoi passi, concedendo il rigore. Batte Moncini ma Desplanches para. Festeggiano gli abruzzesi ma Marcenaro viene nuovamente richiamato dal var. Il portiere del Pescara, al momento della battuta, non si trova con tutti e due piedi sulla linea di porta. Rigore dunque da ripetere. Sul dischetto ancora Moncini che questa volta cambia lato ma Desplanches neutralizza anche il secondo penalty
Il pari del Bari arriva all’82’: cross dalla sinistra di Dorval e inserimento di Maggiore che di testa mette in rete. Finale incandescente al San Nicola. Meroni, già ammonito nei 90 minuti, viene espulso al 97′ da Marcenaro. Rosso anche per il tecnico Vivarini e per un altro componente della panchina. Finisce 1-1 tra polemiche e rimpianti.
Le parole del tecnico del Bari Vivarini
Amareggiato a fine gara l’allenatore del Bari Vivarini: “Io degli arbitri non parlo, giustamente fanno il loro lavoro. Io di solito vado a salutare l’arbitro, ma mi sono ritrovato un cartellino davanti perché ho alzato il braccio come se l’avessi minacciato e non è andata così”.
Calvarese distrugge Marcenaro
Sul suo sito internet l’ex arbitro Calvarese, talent di Prime, boccia in toto la prestazione del fischietto genovese e ne elenca gli errori: “Il primo: il grave fallo di gioco, coi tacchetti di Olzer sopra alla caviglia di Dorval, non ravvisato in campo. Il secondo: il calcio di rigore per il pestone netto in area di Letizia su Castrovilli. Il terzo: l’encroachment (ingresso anticipato in area di rigore) di due metri sulla prima battuta del penalty da parte di Moncini, segnalato tramite overrule. il comportamento nel finale, con tre cartellini rossi: uno per Meroni (doppio giallo), uno per Vivarini, l’ultimo per Caputo, medico sociale dei pugliesi. Un arbitro del suo spessore – un internazionale – non può permettersi di perdere lucidità così: puntare il dito, non ascoltare, arrivare ai cartellini rossi in quel modo. Quella non è gestione, è sfida, e un arbitro non deve mai sfidare nessuno.
Al netto delle parole proferite dai tesserati (che hanno un atteggiamento che comunque sembra sommesso, non aggressivo, tranne alcuni), che ancora non conosciamo, dalle immagini non mi è piaciuto che il livello di tensione sia aumentato anche per colpa sua: un arbitro deve sempre mantenere un livello di equilibrio, calma e lucidità superiore a quello dei calciatori, perché noi siamo giudici”.