Bardi e giunte, guai con la Corte dei Conti

  • Postato il 15 giugno 2025
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Bardi e giunte, guai con la Corte dei Conti

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Cotrab, il maxi-buco di Bardi & co. Il pm ipotizza un danno erariale da 11 milioni di euro per la transazione col Cotrab sugli interessi sui pagamenti in ritardo per i servizi di trasporto resi. Indagate dai pm contabili 18 persone


Dopo il fallimento di anni di tentativi di indire una nuova gara per il trasporto pubblico locale si sarebbero piegati alle richieste del Cotrab, il consorzio che lo gestisce dal 2009. Riconoscendogli 10.655.535 euro in più del dovuto per chiudere il contenzioso pregresso, e scongiurare il rischio di licenziamenti di massa e interruzione del servizio.

COTRAB, CHIUSURA INDAGINI PER BARDI E ALTRE 17 PERSONE


Ne è convinta la procura della Corte dei conti della Basilicata che nei giorni scorsi ha notificato un invito a dedurre, l’equivalente di un avviso di chiusura delle indagini della procura ordinaria, a 18 persone. Inclusi il governatore Vito Bardi e sette tra odierni ed ex componenti delle sue giunta regionale. Vale a dire l’attuale assessore alla Sanità Cosimo Latronico (FdI), l’assessore alle Attività produttive Franco Cupparo (Fi), i consiglieri regionali Francesco Fanelli (Lega), Alessandro Galella (Fdi), e Michele Casino (Misto), e gli ex assessori Donatella Merra (FdI) e Gerardina Sileo (Lega).

NEL MIRINO DELLA CORTE DEI CONTI ANCHE MICHELE BUSCIOLANO


Nel mirino dei pm contabili è finito anche l’ex capo di gabinetto e attuale direttore generale del Dipartimento ambiente della Regione, Michele Busciolano, l’attuale direttore generale del Dipartimento programmazione e risorse finanziarie Alfonso Morvillo, e 6 ex dg del dipartimento Infrastrutture e trasporti: Viviana Cappiello, Mario Cerverizzo, Maria Carmela Santoro, Vito Marsico, Liliana Santoro e Alberto Caivano. Più due dirigenti dell’ufficio trasporti: Angelo Santo Luongo e Donato Arcieri.

L’IPOTESI DI DANNO ERARIALE


Per questi ultimi, tranne Busciolano e Morvillo, il pm Ilda Coluzzi ipotizza una distinta posta di danno erariale di 500mila euro per aver «ingiustificatamente tardato il trasferimento delle risorse per la copertura del servizio». Di qui l’addebito a titolo di «colpa grave» degli interessi dovuti al Cotrab per i ritardi provocati dalla loro «inerzia» tra il 2009 e il 2019.
Nel 2022, infatti, il tribunale della città dei Sassi aveva convalidato il criterio di calcolo degli interessi su questi ritardi previsto dai contratti stipulati a dicembre 2008 con le province di Potenza e Matera. Quindi queste ultime avevano calcolato il dovuto in 500mila euro.

LE SCELTE DELLA GIUNTA GUIDATA DA BARDI


Un anno dopo, però, la giunta guidata dal governatore Vito Bardi, avrebbe deciso di accantonare i calcoli basati su quella sentenza, riconoscendo per intero la pretesa di 11.127.000 euro avanzata dal consorzio. Il tutto sulla scorta di un suggerimento del legale di fiducia del governatore Bardi, il professor Vito Iorio, incaricato di curare gli interessi dalla Regione nel contenzioso in questione.
Nei mesi successivi il dirigente dell’ufficio trasporti, Arcieri, si sarebbe rifiutato in più occasioni di dare seguito alla transazione, dopo che anche l’ufficio Risorse finanziarie e bilancio aveva fatto altrettanto.

LE VERIFICHE DELLA GUARDIA DI FINANZA


Il braccio di ferro in corso divenne persino di dominio pubblico in seguito alla pubblicazione di un articolo sulla Nuova del Sud da cui hanno preso le mosse le verifiche della Guardia di finanza.
A novembre 2023, quindi, la giunta Bardi ha delegato il capo di gabinetto Busciolano a procedere secondo i piani, con la collaborazione del dg Morvillo. Riservandosi «le ulteriori valutazioni di competenza in relazione al comportamento del direttore generale alle Infrastrutture e trasporti e del dirigente dell’ufficio trasporti».

LA CONTESTAZIONE DEL PM COLUZZI


«Ha convalidato, con l’emissione dei mandati di pagamento, l’intera operazione economica senza eccepire alcunché, neanche in ordine alla competenza». Questa la contestazione del pm Coluzzi nei confronti di Morvillo. Mentre Busciolano: «conosceva perfettamente l’esito del giudizio promosso dal Cotrab presso il Tribunale di Matera, che aveva chiaramente disposto che il calcolo degli interessi doveva essere effettuato secondo le previsioni del contratto di servizio e non sulla base della normativa relativa ai ritardi sulle transazioni commerciali, era al corrente dei conteggi effettuati dalle province di Matera e Potenza che risultavano di gran lunga inferiori a quelli richiesti dal Consorzio in giudizio (…) ciononostante ha pervicacemente continuato a insistere nell’esecuzione dell’accordo così svantaggioso per l’ente regionale».

L’IPOTESI DI DANNO ERARIALE PER BARDI E I SUOI ASSESSORI


«Allo stesso modo il presidente Bardi», ha aggiunto la pm, che ipotizza un danno erariale da 10.655.535 euro da addebitare, a titolo di colpa grave, a Bardi e i suoi assessori più Busciolano e Morvillo.
«Sin dal momento in cui è iniziata la trattativa per un’intesa con il Cotrab, la giunta regionale ha considerato unicamente le richieste del Consorzio – insiste il sostituto procuratore generale – riconoscendo una disponibilità a chiudere le vertenze giudiziarie attraverso il pagamento come unilateralmente determinati dal gestore del trasporto».
Nei prossimi 45 giorni Bardi, Busciolano e gli altri potranno depositare memorie difensive e chiedere di essere interrogati.
Poi la procura deciderà se procedere con una citazione a giudizio o un’archiviazione delle accuse.

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