Avete intenzione di portare in aereo la copra? Il divieto è totale. Ecco perché non si può imbarcare questa parte del cocco

  • Postato il 8 luglio 2025
  • Trending News
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni

Estate, tempo di viaggi e di ripassare le regole. Lo sa bene chi si sposta in aereo e deve fare i conti con cosa mettere o meno nel bagaglio. Il Daily Star ha pubblicato un breve pezzo per dare conto di come ci sia una parte di un frutto (dal punto di vista botanico dovremmio dire ‘drupa’) che non può salire a bordo. Il motivo? Può prendere fuoco spontaneamente.

L’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA), nel suo registro delle merci pericolose, ha inserito le noci di cocco. Ma attenzione, la noce di cocco intera si può portare e va bene sia nel bagaglio a mano che in stiva. Allora cos’è che deve restare a terra? La polpa di cocco essiccata, nota come copra. In pratica si tratta della polpa bianca del cocco, privata dell’acqua e successivamente essiccata. È la materia prima da cui si estrae l’olio di cocco e si consuma anche come snack o ingrediente.

Il motivo per cui non può essere portata in aereo? È ricca di oli e altamente infiammabile. La IATA classifica il cocco essiccato come “merce pericolosa di Classe 4”, vale a dire come solido infiammabile: può infatti riscaldarsi spontaneamente durante il volo ed è per questo assimilabile a fiammiferi, accendini, polveri metalliche e batterie al sodio.

L'articolo Avete intenzione di portare in aereo la copra? Il divieto è totale. Ecco perché non si può imbarcare questa parte del cocco proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti