Autovelox senza omologazione: incassi a rischio e meno sicurezza
- Postato il 6 maggio 2025
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- Di Virgilio.it
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Il tema degli autovelox senza omologazione continua a essere di grandissima attualità e rischia di trasformarsi in un danno enorme per le casse di molti comuni italiani che, in assenza di un decreto che risolva la questione, rischiano di veder annullate le multe legate alle rilevazioni degli autovelox. La questione è ancora aperta e, per il momento, c’è solo una data, quella del prossimo 12 giugno, termine ultimo per i comuni per adeguarsi alle nuove regole sulla collocazione dei sistemi di rilevazione della velocità, come previsto dal decreto del MIT dell’aprile del 2024. Andiamo a riepilogare costa sta succedendo.
Il problema dell’omologazione
Come chiarito da una sentenza della Cassazione, le multe legate a infrazioni rilevate dagli autovelox non sono valide se l’autovelox non è stato omologato. La procedura di omologazione, diversa dalla semplice approvazione, è necessaria. Per il momento, però, non c’è ancora un quadro normativo chiaro a causa dello stop al decreto che avrebbe dovuto risolvere la questione una volta e per tutte. Senza un intervento rapido, quindi, il rischio è quello di dover registrare l’annullamento di tantissime multe con la conseguente drastica riduzione delle entrate per moltissimi comuni italiani.
Le stime
A fare il punto della situazione è il Codacons, con una dichiarazione riportata da Ansa. Secondo quanto riferito dall’organizzazione c’è il rischio di “Un crollo verticale dei proventi da multe stradali incamerati dai comuni” soprattutto considerando il fatto che “Solo nelle principali 20 città italiane le sanzioni da autovelox hanno garantito nel 2023 (ultimo dato disponibile) incassi complessivi da oltre 65 milioni di euro“.
Le stime citate dal Codacons chiariscono la difficoltà della situazione: più del 59% degli autovelox fissi è stato validato prima del 2017 mentre per quanto riguarda gli autovelox mobili si sale fino a oltre il 67%. La data del 2017 “fa da spartiacque in tema di omologazione e possibile utilizzo degli apparecchi” sottolinea l’organizzazione. Più della metà degli autovelox presenti in Italia è, al momento, a rischio. Attualmente, secondo le stime, oltre 40 milioni di euro di multe elevate tramite autovelox ogni anno potrebbero essere contestati. Per questo motivo si sta lavorando anche a un censimento degli autovelox per poter avere un quadro più aggiornato sulla situazione.
In attesa di un intervento normativo in grado di fare chiarezza, le amministrazioni locali dovranno disattivare gli autovelox non omologati, senza poter omologarne di nuovi (non essendoci ancora dei criteri normativi per poter completare quest’operazione). Di conseguenza, è inevitabile una riduzione del numero di sistemi di rilevazione automatica della velocità sulle strade italiane. Molte amministrazioni dovranno valutare quali strade controllare e quali no.
La questione non è legata solo alla riduzione delle entrate per le casse comunali. C’è anche un enorme problema di sicurezza stradale. La riduzione del numero di autovelox, infatti, potrebbe spingere gli automobilisti a una guida meno prudente, visto il minor rischio di dover fare i conti con una multa. Il risultato potrebbe essere un aumento dei casi di superamento dei limiti di velocità e, quindi, una riduzione della sicurezza stradale. Ulteriori aggiornamenti sulla questione potrebbero arrivare nel corso dei prossimi giorni.