Auto troppo veloci, la Cina fissa un limite sulle prestazioni

  • Postato il 19 novembre 2025
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  • Di Virgilio.it
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Fermi tutti, anzi più lenti tutti. Mentre in Italia si discute di continuo su limiti, autovelox, Zone 30 e repressione dell’eccesso di velocità, in Cina tagliano la prestazione alla radice. Al posto dell’ennesima campagna educativa, Pechino punta a impedire che i nuovi modelli scendano sotto i cinque secondi nello 0-100 perché troppo veloci, e potenzialmente pericolosi nelle mani di conducenti poco esperti.

La proposta della Cina

La proposta è contenuta in una bozza del ministero della Pubblica Sicurezza, e stando a Carnewschina le autorità politiche hanno un percorso ben strutturato. Invece di lanciarsi in sfoghi fiume un po’ fini a sé stessi, la Repubblica del Dragone starebbe per imporre dei rigidi divieti alle Case produttrici. Almeno nelle fase iniziali, sarà ancora possibile proporre modalità più aggressive – Sport o simili – a una condizione: l’attivazione manuale a ogni accensione.

Le partenze brutali al semaforo, le “performance mode” impostate di default verrebbero eliminate in un colpo solo, e tanto, agli occhi dei legislatori cinesi, dovrebbe bastare a ridurre l’esposizione collettiva al pericolo. Se l’iniziativa andasse in porto, sarebbe interessante scoprire come reagirebbe l’Europa, le cui campagne di sicurezza stradale non hanno fin qui sortito gli effetti sperati: avvenendo in un mercato da 30 milioni di auto l’anno, la manovra diventerebbe un esperimento impossibile da ignorare.

Detto che il primo obiettivo è ridurre il numero di incidenti, la riforma al vaglio mira anche a salvaguardare la reputazione. Nella prospettiva del Governo locale gli incidenti costituiscono una minaccia all’immagine internazionale del Paese, con il proliferare di crash online e dei sinistri dettati da errori banali. Non si farebbero discriminazioni per quanto riguarda le motorizzazioni: il pacchetto riguarderebbe sia le vetture a benzina sia le ibride e le plug-in elettriche.

Le elettriche e le PHEV dovrebbero introdurre un sistema in grado di limitare le accelerazioni involontarie. In caso di sterzate improvvise o variazioni di velocità sospette, il software ridurrebbe la coppia e avviserebbe il guidatore con segnali visivi. Addirittura, in situazioni ad alto rischio, ad esempio se la velocità cambiasse di 25 km/h in 150 millisecondi o se l’airbag si attivasse, l’auto potrebbe anche interrompere la potenza in proprio.

Il problema delle maniglie retrattili

Tra i temi trattati, la bozza suggerisce una soluzione al problema delle maniglie retrattili, esploso dopo una lunga serie di incidenti dove i passeggeri sono rimasti intrappolati. A tal riguardo, il testo prevede almeno due porte facilmente apribili dall’interno e dall’esterno, anche con impianto elettrico fuori uso. Il proposito è di introdurre maniglie fisiche, vetri temperati progettati per cedere con facilità, e finestrini liberi da pellicole specchiate, così da offrire ai soccorritori una vista immediata su cosa accade dentro.

Sugli autobus elettrici e PHEV arriverebbe la norma più severa: la batteria non dovrebbe esplodere nei cinque minuti a seguito dell’allarme, lasciando tutto il tempo necessario per evacuare il mezzo. Infine, la Cina pensa a un riconoscimento biometrico capace di stabilire se la persona al volante sia preparata ad usare gli ADAS: la tecnologia controllerebbe sguardo e uso delle mani, bloccando giochi, video e ogni possibile distrazione già a 10 km/h.

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