Auto d’inverno, l’abbigliamento che compromette la guida tra guanti, giacconi e scarponi
- Postato il 28 dicembre 2025
- Codice Della Strada
- Di Virgilio.it
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Anche in inverno al volante non conta soltanto sentirsi comodi bensì mantenere controllo, sensibilità e prontezza in ogni manovra, soprattutto quando l’asfalto è freddo, l’aderenza cala e i tempi di reazione diventano più stretti. L’inverno non è la stagione in cui puoi permetterti gesti approssimativi: bastano una frenata improvvisa su pavé umido o una curva affrontata con un input impreciso per capire quanto la tecnica conti più del comfort.
Sul piano giuridico, in Italia non esiste un articolo che elenchi i capi da non indossare, però esiste un principio che torna sempre quando si parla di condotta alla guida: l’articolo 141 del Codice della Strada stabilisce che il conducente deve conservare il controllo del veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza, compreso l’arresto tempestivo davanti a ostacoli prevedibili.
Quando il primo nemico è la cintura di sicurezza
Molti automobilisti si fermano alla domanda “si può o non si può?”, ma la realtà è concreta: la normativa ti giudica in base alla condotta. L’articolo 141 è la base regolamentare per sostenere che il guidatore deve essere sempre in grado di gestire la vettura e fermarsi in tempo in sicurezza. Il giaccone pesante è potenzialmente pericoloso perché cambia la biomeccanica di ciò che fa il conducente. Un capo voluminoso spinge le spalle in avanti, modifica la postura, limita la rotazione del busto e rende più macchinoso guardare bene l’angolo cieco perché il collo e le scapole lavorano peggio quando si è imbottiti come per stare in pista da sci. Questa parte è già sufficiente per capire la dinamica: se la parte alta del corpo è rigida, anche le mani diventano meno fluide e la sterzata perde precisione.
Poi c’è il tema della cintura di sicurezza. La cintura ha una funzione protettiva, ma per proteggere – appunto – occorre che stia appoggiata e che possa trattenere il corpo senza giochi inutili, mentre con un piumino spesso può succedere l’opposto, perché il nastro resta più lontano dal torace e la trattenuta inizia con un ritardo, anche minimo, che in caso di urto o di frenata brusca non è un dettaglio. Non a caso, nella comunicazione di prevenzione stradale si insiste sull’importanza della cintura come dispositivo di sicurezza passiva e sulla necessità di usarla correttamente.
Con un giaccone imbottito la cintura può perdere efficacia proprio perché non aderisce bene al corpo e perché l’imbottitura crea un’intercapedine morbida tra il guidatore e il sistema di ritenuta. Ecco quindi che se l’abitacolo è freddo, il giaccone si indossa, ma appena l’auto si scalda ha senso almeno aprirlo o alleggerire lo strato sotto la cintura perché la protezione deve lavorare sul conducente e non sul tessuto. C’è anche un secondo effetto collaterale: con indumenti pesanti aumenta la tentazione di guidare contratti cioè con braccia rigide e mani che stringono troppo il volante. Questo tipo di guida è meno efficace perché riduce la capacità di correggere l’assetto e fa reagire in modo più brusco quando l’auto perde aderenza o quando qualcuno taglia la strada.
Guanti al volante
I guanti sono un classico perché quando il volante è gelido l’istinto è coprire le mani. Se si inserisce tra mano e volante uno strato spesso, magari imbottito o scivoloso, si riduce la qualità dell’informazione che arriva e quando l’informazione è più povera la correzione rischia di essere più lenta o meno precisa. Indossare guanti può ridurre l’immediatezza del controllo proprio perché aggiunge uno strato tra pelle e volante e può peggiorare presa e sensibilità. In termini pratici, se c’è bisogno di usarli devono essere aderenti, con palmo che non scivoli e senza eccesso di materiale tra dita e corona del volante perché una presa incerta, in frenata o in manovra di emergenza, è un rischio.
C’è anche un altro aspetto pratico che passa sotto traccia: con guanti spessi aumentano le micro-distrazioni perché si fa più fatica a gestire comandi piccoli, touchscreen, manopole del climatizzatore, pulsanti sul volante.
Scarponi, suole rigide e pedali
Gli scarponi con suola alta e rigida, soprattutto se tassellata, cambiano la relazione tra piede e pedale: si perdono modulazione e sensibilità e si riduce quel margine di sentire quanto si sta frenando o accelerando. Nel traffico si traduce in frenate più secche e ripartenze meno lineari mentre su strade fredde e con aderenza discontinua può significare una pressione sul freno meno controllata e quindi più rischio di bloccare o di attivare l’ABS in modo aggressivo.
Dal punto di vista normativo non c’è un divieto generale di guidare con questo o quel tipo di scarpa, ma la valutazione ricade sull’obbligo di guidare in sicurezza e con pieno controllo secondo l’articolo 141 del Codice della Strada. In altre parole, non è la scarpa in sé che provoca una multa, ma è ciò che la scarpa produce sulla guida. Se lo scarpone da neve è ottimo per camminare su ghiaccio, in auto può diventare un ostacolo alla precisione e quest’ultima sui pedali è una delle poche cose che non si possono recuperare con l’esperienza se l’oggetto fisico isola dal comando.
Come trovare il compromesso tra freddo e sicurezza
La soluzione intelligente non è guidare con il riscaldamento a palla e in maniche corte né fare il moralista con chi si copre, ma scegliere un compromesso che preservi tre cose: mobilità, sensibilità, aderenza della cintura. Con un minimo di metodo l’inverno si gestisce bene: si entra, si mette in moto, si sbrina, si stabilizza la temperatura, e poi si pulisce la situazione togliendo ciò che ostacola davvero i movimenti o fa lavorare male i sistemi di ritenuta.
Sul fronte cintura di sicurezza, la logica è quella ben nota: deve stare ben posizionata e aderente al corpo per offrire la migliore protezione possibile perché è uno degli strumenti più efficaci di sicurezza passiva. Sul fronte mani, se il volante è gelido e l’auto non si scalda subito, un guanto sottile e antiscivolo è molto più sensato del guantone imbottito che trasforma la sterzata in un gesto grossolano. Sul fronte piedi la scelta più pragmatica è tenere in auto un paio di scarpe da guida perché la differenza sul pedale è immediata e non serve alcuna teoria per percepirla.