Assalto ultras al bus, l’indagato Pellecchia ha chiesto di essere interrogato: “La volontà è far emergere la verità”
- Postato il 29 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Kevin Pellecchia, il più giovane dei tre ultras di Rieti arrestati per l’agguato al pullman del Pistoia basket culminato con la morte dell’autista Raffaele Marianella, ha chiesto di essere interrogato dal pm Lorenzo Francia. Il 20enne si è autoaccusato di aver lanciato la pietra mortale nel corso di una conversazione con gli altri due indagati, Alessandro Barberini e Manuel Fortuna, captata da una microspia piazzata in Questura. “Era quello più appuntito” aveva detto infatti l’indagato in riferimento a uno dei due massi lanciati contro il parabrezza del pullman: uno dei due ha ucciso il secondo autista Raffaele Marianella.
Adesso la volontà di Pellecchia, come riferito all’ANSA dal suo legale, l’avvocato Andrea Vella, è quella di “rispondere a tutte le domande che gli saranno poste per permettere alla Procura di ricostruire in modo integrale quanto accaduto la sera del 19 ottobre 2025″. Sempre secondo quanto affermato dal legale, la scelta di Pellecchia è mirata alla sua volontà di far emergere la verità dei fatti “non solo per rispetto ed acquisita completa consapevolezza del dolore causato ai familiari della povera vittima, ma anche per far comprendere agli inquirenti quali fossero le effettive intenzioni proprie e dei molteplici partecipanti a tale scriteriata e, purtroppo, dagli esiti imprevedibilmente drammatici, azione collettiva”.
L’avvocato spera che l’interrogatorio consenta “di superare le notevoli confusioni, contraddizioni ed incertezze sinora emerse o riferite in modo non coerente da alcuni mass media”. Nella giornata di ieri anche Alessandro Barberini – un altro dei tre fermati – aveva formalizzato la richiesta di essere sentito dal pm Francia, che ora dovrà fissare le date dei due interrogatori. I tre ultras fermati – Pellecchia, Barberini e Manuel Fortuna – si erano avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip Giorgia Bova, che il 23 ottobre aveva convalidato i fermi.
Intanto continuano le indagini per provare a ricostruire quanto accaduto nella sera del 19 ottobre, dopo il match di Serie A2 tra Pistoia Basket e Rieti. Nelle prime fasi delle indagini condotte dalla Polizia, altri 8 ultras sarebbero stati chiamati in causa: ad accusarli sono stati vari testimoni sentiti dalla Mobile e dalla Digos nella notte dell’agguato e anche i tre ultras arrestati. Gli 8, come scritto dall’Ansa diversi giorni fa citando fonti giudiziarie, erano tutti nel luogo dell’agguato e per questo sono stati subito sottoposti al test del Dna dalla Polizia scientifica.
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