Paralimpiadi, restituito il bronzo di Parigi 2024 a Giacomo Perini: era stato squalificato per colpa del cellulare

  • Postato il 27 ottobre 2025
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Giacomo Perini, atleta paralimpico, è medaglia di bronzo nel canottaggio alle paralimpiadi di Parigi 2024 a distanza di oltre un anno. Al canottiere era stata strappata la medaglia dal collo a causa di un errore banale, una distrazione: aveva dimenticato il cellulare nella borsa a bordo imbarcazione. Una situazione incredibile, ma vera: il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) ha accolto infatti il ricorso presentato dal Comitato Italiano Paralimpico (Cip) e dallo stesso Perini, annullando la decisione della Federazione Internazionale Canottaggio (World Rowing) e riassegnandogli ufficialmente il terzo posto e quindi la medaglia di bronzo all’atleta, che era stato escluso dalla classifica della finale PR1 M1x dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024 per aver appunto tenuto erroneamente un telefono cellulare a bordo imbarcazione.

Nella sua pronuncia, il Tas ha chiarito che la decisione della World Rowing non rientrava nel cosiddetto “field of play”, poiché non riguardava una valutazione tecnica presa durante la gara ma un provvedimento disciplinare successivo, fondato sull’interpretazione di una norma. “Il Tas ha sottolineato che la norma vieta l’uso o la comunicazione tramite dispositivi elettronici, ma non il semplice possesso. Attraverso un’interpretazione linguistica e sistematica, il Collegio Arbitrale ha concluso che la World Rowing aveva applicato la norma in modo ampio, sanzionando un comportamento che non è vietato dal testo regolamentare”, si legge nel dispositivo.

“Le indagini difensive tecniche e informatiche hanno inoltre accertato che il telefono di Perini non era stato utilizzato durante la gara, né risultava attiva alcuna forma di comunicazione. Il Collegio Arbitrale ha quindi ritenuto credibile la versione dell’atleta, secondo cui il dispositivo era rimasto nella borsa per errore, escludendo alcun vantaggio competitivo”, ha invece spiegato l’avvocato Federico Venturi Ferriolo.

Commentando la decisione, Giacomo Perini ha espresso tutta la sua emozione: “Apprendo con gioia la notizia del riconoscimento del terzo posto ottenuto sul campo a Parigi 2024. Dopo ben 16 anni, il canottaggio paralimpico italiano torna a vincere una medaglia alle Paralimpiadi. Il mio primo pensiero è ringraziare chi ha reso possibile questo risultato: il direttore tecnico Franco Cattaneo, il capo settore Giovanni Santaniello con il collaboratore Alessio Marzocchi, sotto la guida della presidenza Abbagnale”, poi i ringraziamenti ai legali che hanno lavorato per lui e alla “nonna Sara, che mi ha protetto da lassù”.

Il Tribunale ha precisato che la pronuncia ripristina la classifica ufficiale, ma la materiale assegnazione della medaglia dovrà essere attuata dall’IPC, che è l’unico organo abilitato a convalidare e distribuire i riconoscimenti paralimpici.

Chi è Giacomo Perini

Giacomo Perini arrivava a Parigi da soli tre anni di attività remiera, durante i quali aveva già ottenuto argenti iridati e titoli Continentali. Quella di Parigi era la sua prima finale Paralimpica, contro le imbarcazioni di Australia, Gran Bretagna, Ucraina, Israele e Francia. Dopo una gara storica e di grande livello agonistico, conclusa con un entusiasmante terzo posto e la medaglia di bronzo conquistata, mentre tutti festeggiavano per il risultato ottenuto, c’era stata da parte della Giuria la clamorosa esclusione di Perini dal podio: “Nella finale del singolo maschile PR1, l’atleta dell’Italia è stato trovato a utilizzare apparecchiature di comunicazione durante la gara, in violazione della regola 28 e dell’Appendice R2, Bye-Law della regola 28. Di conseguenza, l’equipaggio è stato escluso dall’evento e viene classificato ultimo”. A distanza di oltre un anno quella sentenza è stata ribaltata.

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