Arte che riscatta: la Sanità vista attraverso Jago
- Postato il 23 novembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Arte che riscatta: la Sanità vista attraverso Jago

Nel cuore del Rione Sanità a Napoli, situata all’ingresso del Borgo dei Vergini, si trova la chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, riaperta al pubblico nella primavera del 2023 dallo scultore Jago assieme alla cooperativa “La Paranza” dando vita al museo Jago. Quest’ultimo è un artista italiano che, attraverso la scultura, esplora i confini tra la tradizione classica e l’introspezione contemporanea, dando vita a opere di straordinaria intensità e bellezza.
La sua tecnica è straordinaria: lavora il marmo con una precisione chirurgica, raggiungendo un livello di dettaglio che sfiora la perfezione. Nel corso dell’ultimo anno, il complesso religioso ha ospitato, lontano dagli sguardi del pubblico, la nascita della Pietà di Jago: una scultura marmorea a grandezza reale che non si limita a riproporre la celebre scena biblica, ma la reinterpreta in chiave contemporanea, trasformandola in un momento di intimo raccoglimento e dolore condiviso dall’umanità nel tempo.
Una volta ultimata, l’opera è stata presentata alla Chiesa degli Artisti e a Palazzo Bonaparte a Roma, dove ha ottenuto grande apprezzamento. Ora, grazie a un accordo con il Fondo Edifici di Culto (FEC), la Pietà fa ritorno nel luogo in cui è stata concepita, andando ad arricchire il nuovo museo, che ospiterà anche un gruppo scultoreo inedito e una rotazione continua di opere a vivacizzare l’allestimento. Questo polo museale è protagonista ad oggi di due progetti che con tempo e perseveranza contribuiscono a dare vita ai sogni dei ragazzi del rione: il progetto “Luce a Rione Sanità” e il progetto “Tornaccantà”.
IL MUSEO JAGO FRUTTO DI UNA INIZIATIVA FORMATIVA E INCLUSIVA
Il progetto “Luce a Rione Sanità” ,concretizzato dalla cooperativa “La Paranza”, tratta di un’iniziativa di carattere formativo e inclusivo, destinata ai giovani del quartiere, che promuove l’arte e la tutela del patrimonio storico-artistico come mezzi di sviluppo personale e comunitario. Il progetto “Tornaccantà” invece è un’iniziativa che mira a valorizzare gli spazi, le risorse e i talenti del Rione Sanità, restituendo loro dignità e offrendo una casa alla canzone napoletana.
In un quartiere troppo spesso raccontato solo attraverso le sue ferite, il museo diventa un punto di luce: un luogo che custodisce la bellezza e, allo stesso tempo, la rimette in circolo. Non è soltanto un contenitore di opere, ma un motore di cambiamento che restituisce dignità agli spazi e alle persone. E forse è proprio da qui, da questo seme di cultura, che può germogliare una nuova storia per il territorio.

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Arte che riscatta: la Sanità vista attraverso Jago