Arrestata in Francia per aver picchiato il figlio di sei anni sul treno
- Postato il 8 dicembre 2025
- Estero
- Di Agi.it
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Arrestata in Francia per aver picchiato il figlio di sei anni sul treno
AGI - Una donna è stata arrestata domenica per aver aggredito il figlio di sei anni su un treno TGV, provocando l'intervento di altri passeggeri, ha annunciato la procura di Meaux.
"Secondo le dichiarazioni dei testimoni, la donna avrebbe afferrato il figlio per i capelli per tirarlo indietro al suo posto, prima di sbattergli la testa contro il tavolino tre volte perché il bambino aveva accidentalmente rovesciato il contenuto di una lattina di soda su una passeggera", ha dichiarato il procuratore generale di Meaux, Jean-Baptiste Bladier, in una nota. Secondo i testimoni citati da Le Parisien, che ha dato la notizia, "gli avrebbe poi tirato i capelli" e "strangolato" a bordo del treno TGV in viaggio tra Nimes e Lille.
L'arresto e la custodia cautelare
La sospettata, nata nel 1983 e residente a Nimes, è stata arrestata alla stazione ferroviaria di Marne-la-Vallée, nella Senna e Marna, "dopo che i passeggeri avevano segnalato l'incidente", secondo il procuratore. È stata trasferita alla stazione di polizia di Chessy-Lagny-sur-Marne, dove è rimasta in custodia cautelare stamattina.
L'elogio all'intervento dei passeggeri
L'Alto Commissario per l'Infanzia, Sarah El Hairy, ha espresso la sua soddisfazione sui social media per il fatto che "a bordo di un treno TGV, i passeggeri si siano rifiutati di distogliere lo sguardo". "Grazie alla loro attenzione, un bambino vittima di violenza ha potuto essere portato in salvo", ha scritto, descrivendo l'intervento dei passeggeri come "un riflesso protettivo che dovrebbe essere adottato".
La segnalazione e il destino del bambino
Secondo una fonte vicina al caso, citata da Le Parisien, diversi passeggeri hanno segnalato gli incidenti al 3117, una linea telefonica dedicata alle segnalazioni di violenza sui trasporti pubblici SNCF e RATP. Il bambino, "senza padre", è stato affidato alle cure dei Servizi di Protezione dell'Infanzia "per un periodo di 72 ore", secondo il pubblico ministero, che ha aggiunto che la madre del bambino "non ha precedenti penali".
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