Antonietta racconta il miracolo

  • Postato il 18 aprile 2025
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Antonietta racconta il miracolo

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Parla Antonietta Raco la donna di Francavilla malata di sclerosi e tornata a camminare dopo un pellegrinaggio: «Quello che è successo per me resta un mistero, so soltanto che a Lourdes non si va per chiedere ma per ringraziare». Il 72mo miracolo della Madonna di Lourdes


FRANCAVILLA IN SINNI – Il giorno dopo la proclamazione del miracolo, emozione e commozione sono ancora vive attorno ad Antonietta Raco nella sua Francavilla, in Basilicata e non solo. La notizia del 72esimo miracolo di Lourdes ha fatto rapidamente il giro del mondo, riempiendo i cuori dei fedeli.

IL RACCONTO DI ANTONIETTA

«Non so spiegare come mi senta, posso dire di essere emozionata e felice – ci dice al termine di una giornata, quella di ieri, per lei faticosissima per via di dirette, incontri e interviste che ha pazientemente concesso. Quello del pellegrinaggio di Lourdes è un ricordo che si rinnova ogni anno quando ci torna come volontaria dell’Unitalsi, acronimo di Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes. Mai una risposta sulla ragione per la quale sia stata proprio lei, che nemmeno lo aveva chiesto, a ricevere il miracolo dalla Madonna. «Per me resta un mistero, so soltanto che devo ringraziare per quello che è successo in quanto, come è capitato a me, può capitare a chiunque».

LA SOFFERENZA E LA SPERANZA


Già, una speranza che pervade tutti coloro che soffrono e che magari, attraverso questi viaggi, sperano di poter eliminare o quantomeno lenire i loro dolori. «Quando si sente di andare in pellegrinaggio lo si fa per affidarsi alla preghiera – ci spiega ancora Antonietta – ma non si affrontano questi viaggi solo per chiedere, ma soprattutto per ringraziare per quanto ognuno di noi ha nella vita quotidiana. Coloro che attraversano momenti di difficoltà non devono abbattersi, ma vivere nella preghiera e nella speranza perché l’abbandono verso nostro Signore e la Madonna aiuta molto».

IL CALVARIO


L’origine del calvario risale al 2004, quando la signora aveva iniziato a camminare male e ad avere forti attacchi di cefalea. In un anno il peggioramento era stato inarrestabile, tanto che a Torino i medici le diagnosticarono la Sclerosi laterale primaria (Pls) in stato avanzato: una patologia rara e degenerativa, che può convertirsi in Sclerosi laterale amiotrofica (Sla). Nel 2008 non riusciva quasi più a respirare oltre ad avere ipostenia e tetraparesi, prevalentemente a sinistra. Quindi, nel luglio del 2009, il pellegrinaggio a Lourdes.

IL PELLEGRINAGGIO A LOURDES

Cosa sia successo nella località sacra dei Pirenei è ormai noto a tutti, dopo il bagno nelle piscine, come lei stessa ha raccontato, ha provato «Una sensazione insolita di benessere» e, di ritorno alla sua abitazione a Francavilla, ha iniziato a muoversi autonomamente e gli effetti della malattia sono immediatamente e definitivamente scomparsi e, con loro, anche la carrozzina che era costretta ad usare per muoversi. Tutto era dovuto a ciò che lei stessa aveva definito come «Un dono», in seguito al quale, ha detto, «La mia vita è cambiata, la fede è aumentata e tutto ciò che faccio rappresenta un ringraziamento a Dio, al Signore, alla Madonna, nella speranza che possano aiutare tutti».

IL NEUROLOGO


L’accaduto aveva lasciato attonito anche l’allora neurologo dell’ospedale Molinette di Torino, Adriano Chiò, medico della miracolata, che aveva subito definito il fenomeno «Scientificamente inspiegabile», per poi dichiarare l’anno successivo «Impiegherò del tempo a elaborare». A distanza di 15 anni e dopo lunghe e approfondite indagini, nel novembre del 2024, il Comitato medico internazionale di Lourdes dichiara il carattere «Medicalmente inspiegato della guarigione allo stato attuale delle conoscenze scientifiche».

SCIENZA, MEDICINA E IL MIRACOLO


Scienza e medicina hanno dovuto inchinarsi ad una guarigione «Inattesa, completa, durevole e inspiegabile», che ha portato alla proclamazione del miracolo da parte del vescovo Vincenzo Orofino, in contemporanea con Lourdes e con la Cattedrale di Tursi. Tra i più toccati c’è sicuramente Franco Cupparo, assessore regionale allo Sviluppo economico e, soprattutto, concittadino della signora Raco. «Ho partecipato ieri, giovedì 17 aprile, ad un evento ricco di spiritualità con il quale la fede e la devozione risultano rafforzati dalla dichiarazione del carattere miracoloso della guarigione della signora Antonia Raco di Francavilla in Sinni – ha dichiarato Cupparo che ha preso parte alla celebrazione della Messa Crismale, presieduta da monsignor Vincenzo Carmine Orofino nella Cattedrale Maria Santissima Annunziata di Tursi con la proclamazione del 72° miracolo verificatosi a Lourdes dal 1858 ad oggi.

FRANCO CUPPARO, ASSESSORE REGIONALE

«Per la mia comunità di Francavilla, che ha vissuto per anni la vicenda della signora Raco, diventata simbolo di devozione e di fede, la miracolosa guarigione ha valori e significati molto speciali. È la fede vissuta nella realtà quotidiana – aggiunge Cupparo – che incoraggia ad incidere nella società, promuovendo valori cattolici, sociali e civili che diano senso alla vita e aprano al futuro delle comunità».

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