Antitrust contro pratiche scorrette: nel mirino Stellantis, BYD, Volkswagen e Tesla
- Postato il 24 febbraio 2025
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- Di Virgilio.it
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Negli ultimi anni l’auto elettrica è finita al centro dei progetti di un po’ tutte le Case automobilistiche. La situazione climatica delicata impone ai costruttori di raggiungere a stretto giro la vendita totale o quasi di modelli a zero emissioni. Qualora non ci riuscissero, infatti, sono attesi da pesanti multe da parte di diversi Paesi. Almeno per il momento, i volumi di vendita di questo tipo di vetture non sono stati di certo altissimi.
Il mercato non ha ancora recepito in pieno la novità a causa di alcune problematiche legate al prezzo di questi veicoli e alla cattiva informazione che a volte si fa su questa tecnologia. Solitamente al centro del dibattito sulle auto elettriche c’è la questione batterie e autonomia. Tra le principali cause che allontanano le persone dalle BEV, infatti, c’è la paura di non riuscire a percorrere le distanze desiderate e restare a piedi.
L’indagine dell’Antitrust
A tal proposito però ora arriva un’altra notizia che potrebbe mettere in cattiva luce alcuni dei produttori più importanti. L’Antitrust, infatti, ha avviato nei confronti di BYD Industria Italia s.r.l., Stellantis Europe S.p.A., Tesla Italy s.r.l. e Volkswagen Group Italia S.p.A., quattro istruttorie per possibili pratiche commerciali scorrette. In particolare sarebbero finite nell’occhio del ciclone per le informazioni fornite sull’autonomia di percorrenza, sulla perdita di capacità della batteria e infine sulle informazioni relative alle limitazioni di operabilità della garanzia della batteria.
L’Antitrust sostiene che i vari operatori, attraverso i propri siti internet, hanno fornito informazioni contradditorie. Si è puntato ad esempio il dito sull’autonomia chilometrica dei veicoli elettrici e sul fatto che non venga specificato quali fattori vadano ad incidere poi sulla durata delle batterie. Inoltre è stato sottolineato che i vari costruttori non hanno indicato al consumatore le informazioni necessarie riguardanti la perdita di capacità delle batterie.
La richiesta delle associazioni e la risposta di Stellantis
Il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, insieme ai funzionari dell’Autorità, hanno effettuato un’ispezione presso le sedi delle società citate. Anche il Codacons si è detto soddisfatto dei controlli effettuati e ha rimarcato nuovamente come l’informazione frammentaria che viene fatta sulle auto elettriche e la loro autonomia sia un problema da risolvere. Inoltre ha anche affermato in una nota di essere pronto ad avviare operazioni risarcitorie nei confronti delle auto coinvolte e in favore degli utenti che le hanno acquistate, qualora venissero fuori degli illeciti.
L’Unc, attraverso la persona del presidente Massimiliano Dona, ha espresso la propria soddisfazione per questa indagine avviata. Stessa cosa hanno fatto anche Martina Donini, presidente nazionale di Udicon, e il presidente di Federcarrozzieri Davide Galli. Tutti hanno richiesto maggiore trasparenza su questi dati inerenti le auto elettriche per informare correttamente il consumatore su ciò che sta acquistando. Per il momento è già arrivata la risposta di Stellantis Europe, che in una nota ha spiegato di aver fornito tutte le risposte richieste dall’Autorità garante e di essere convinta che questa indagine servirà a mostrare quanto la holding metta al centro delle proprie esigenze la soddisfazione dei propri clienti.