Ancora a 68 anni assisto all’ennesima serie di roghi tossici: la Campania non deve continuare a morire!

  • Postato il 14 agosto 2025
  • Ambiente
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Sono Antonio Marfella e sono nato a Napoli il 14 agosto 1957, per cui oggi compio 68 anni, ma soprattutto compio 7 anni dalla mia rinascita grazie a un’operazione per cancro subita in data 5 aprile 2018. Non credevo possibile che avrei raggiunto questo traguardo ancora in discrete condizioni di salute, ma non avrei mai creduto possibile che insieme ai miei sei milioni circa di concittadini della Regione Campania, per la difesa della cui salute mi sono battuto in questi ultimi 20 anni, avrei subito in questi giorni una serie veramente incredibile, oltraggiosa e mortale di roghi tossici ancora oggi a Ferragosto del 2025.

L’intero Vesuvio sta bruciando, come mai prima!

In questi giorni di Ferragosto 2025, come già anticipato sul mio blog de Il Fatto Quotidiano, lo Stato italiano nel Vesuviano (Pompei) subito dopo l’ennesimo terribile rigurgito di roghi tossici anche di depositi, ora ha anche l’intero Vesuvio in fiamme, esattamente nello stesso periodo in cui sta tentando, con l’azione di prefetti antiroghi, di Commissari Unici alle bonifiche e alla salute come il Generale della Forestale Giuseppe Vadalà, una valida azione di contrasto. E’ un chiarissimo tentativo di intimidazione della criminalità a compiere azioni efficaci a contrasto della apparentemente invincibile gestione malavitosa dei rifiuti speciali, anche agricoli, che in Campania deve restare assolutamente fuori dal controllo dello Stato, a qualunque costo, posto che ormai ben oltre il 50% di tutte le nostre attività manifatturiere sono tutte in regime di evasione fiscale e, conti alla mano, i rifiuti speciali prodotti in evasione fiscale da smaltire illecitamente sono incrementati di oltre il 200% nei soli ultimi dieci anni.

Io insieme a tutti gli italiani devo gratitudine imperitura a Il Fatto Quotidiano, che, senza mai conoscermi di persona, ha consentito al mio umile blog, a partire dal 2014, di essere l’unica e concreta “Operazione Verità e Trasparenza” che ha illustrato, senza sbagliare una sola virgola, tutta la tragica situazione di malagestione dell’ambiente e quindi della salute pubblica in Campania, che ci ha portati oggi a detenere tutti i peggiori dati sanitari dell’Italia intera, non solo con una perdita secca di oltre 3 anni di aspettativa di vita media, la peggiore di Italia, ma anche con la mortalità evitabile e non evitata peggiore di Italia, sino al 30% peggiore della pur inquinatissima Milano.

A partire dal 2014, Il Fatto Quotidiano mi ha consentito di descrivere questo sfacelo peggiore di una guerra vera, unico nella storia trimillenaria della mia Terra. In questi ultimi undici anni nel mio blog sono stati scritti e raccolti tutti i dati sanitari, ambientali e sanitari del peggiore disastro ambientale e quindi sanitario dell’Italia del dopoguerra. Ho sognato di conoscere Papa Francesco che mi ha ispirato e dato forza con la sua Laudato si’ attraverso il mio migliore allievo Padre Maurizio Patriciello, ma non ci sono riuscito. Ora per il mio 68esimo compleanno, dopo la pubblicazione del mio primo libro I miei cento passi nelle Terre dei Fuochi in cui racconto e descrivo con precisione patogenesi e possibili risoluzioni della Terra dei Fuochi, raccolta dei miei primi cento post sino al 2020, vorrei raccogliere i post dal 2020 ad oggi.

Ho collaborato con il Generale Sergio Costa per combattere la criminalità ambientale nella mia Regione e il Presidente Mattarella ha inteso riconoscermelo con il titolo di Cavaliere al merito d’onore della Repubblica italiana per la lotta alle ecomafie 2017. So bene quanto abbia inciso per Sergio Costa la volontà di accorpare la Forestale ai Carabinieri di fatto riducendone autonomia e finanziamenti (e lo stiamo pagando tutti in questi micidiali giorni di roghi tossici di Ferragosto 2025) nella sua scelta di entrare in politica col M5s.

Non perdonerò quindi mai alla malapolitica dei salotti di Roma, pur avendo la disponibilità a candidarsi del Generale Sergio Costa che avrebbe potuto quindi collaborare direttamente con il Generale della Forestale Giuseppe Vadalà a tutela della Campania, di avere pensato di affossare definitivamente la Campania e la salute dei suoi cittadini scegliendo un matrimonio suicida con i Fichi secchi tra il Presidente delle pummarole Vincenzo De Luca e il “ciuccio” (De Luca dixit) Roberto Fico. Sarà un matrimonio suicida per la salute pubblica ma anche per il campo largo del centrosinistra in Campania e in Italia, e non sono certo l’unico a pensarla così.

A me tocca, purtroppo, continuare a combattere e a raccontare la Verità grazie a Il Fatto Quotidiano se continuerà a concedermelo: la Campania non deve continuare a morire!

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Autore
Il Fatto Quotidiano

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