Amt, incontro tra la sindaca Salis e la presidente Gavuglio: lunedì il piano anticrisi

  • Postato il 18 luglio 2025
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Genova. Unità di intenti per garantire il servizio di Amt Genova e sanare i conti dell’azienda di trasporto pubblico: almeno sulla carta sembra essere questo lo spirito con cui si è concluso l’incontro, oggi, tra la sindaca di Genova Silvia Salis – insieme al vicesindaco Alessandro Terrile e all’assessore alla Mobilità Emilio Robotti – con la presidente e direttrice generale di Amt Ilaria Gavuglio.

Il 21 luglio sarà presentato al collegio sindacale di Amt e al cda dell’azienda, e in un secondo passaggio all’assemblea dei soci, il piano chiesto dai revisori quasi un mese fa per evitare lo stato di crisi. Il piano è stato elaborato dalla direzione di Amt insieme a due consulenti esterni, Giovanni Bravo e Giancarlo Strada, professionisti che ai tempi della giunta Vincenzi avevano seguito il concordato preventivo dell’ex azienda di trasporto pubblico provinciale Atp Esercizio.

“Il Comune e la giunta sono a fianco di Amt e faranno di tutto, in tutte le sedi, per salvaguardare l’azienda, che rappresenta un asset fondamentale per la città, un servizio che deve essere garantito con un piano di sviluppo che deve prevedere non solo la soluzione dei problemi attuali, in parte strutturali e in parte frutto di politiche che non hanno prodotto risultati in questi anni”, si legge in una nota della sindaca Salis.

“Il piano deve garantire un servizio di qualità migliore per le cittadine e i cittadini, per le lavoratrici e i lavoratori, che hanno il diritto di lavorare in un clima di stabilità, con dei mezzi adeguati e nelle condizioni di sicurezza, che sono necessarie a un’azienda di trasporto pubblico nel 2025”, si legge nella nota.

Il Comune metterà in campo un impegno straordinario per fare fronte alle necessità del momento e per sostenere l’azienda, che deve restare pubblica, nella tutela del servizio fornito alla città, e che deve mantenere gli strumenti per puntare a un solido piano di sviluppo per il futuro”, conclude Salis.

La presidente di Amt Ilaria Gavuglio, aggiunge, alla stessa nota: “Ringrazio l’amministrazione per l’impegno a sostenere l’azienda in un momento di difficoltà legato al ritardo dell’arrivo dei contributi del ministero dei Trasporti e del ministero dell’Ambiente /strong>, veicolati attraverso Regione Liguria, e alla mancata copertura finanziaria del rinnovo del contratto nazionale, oltre che alla riduzione dei ricavi da traffico, non compensati al momento dalla contribuzione ministeriale, collegata alla qualità dell’aria”.

In queste settimane, oltre all’elaborazione delle linee guida per recuperare risorse di cassa, Amt ha avuto l’ok dalla Città metropolitana a un versamento anticipato di 8 milioni di euro di contributo del mese di agosto e probabilmente otterrà altri 8 milioni dell’anticipo di settembre. Altri 3 milioni circa potrebbero arrivare dalle multe comminate per il transito sulle strisce gialle.

Il problema è che questi soldi rischiano di non bastare per garantire il pagamento di stipendi, straordinari e Tfr da qui alla fine dell’estate, oltre al pagamento di alcuni fornitori – da qui gli allarmi del collegio sindacali sullo squilibrio dei conti – e soprattutto gli stessi problemi economici si ripresenteranno nei prossimi mesi.

Ma quali saranno le leve a disposizione di Amt per riportare il bilancio al sicuro? Sembra sempre più inevitabile una revisione della politica tariffaria di sperimentazione delle gratuità. Già a ottobre 2024 Amt, presentando al Comune di Genova i risultati parziali della sperimentazione aveva ipotizzato l’introduzione di mini abbonamenti legati alle Citypass dei profili che hanno diritto alle gratuità, in particolare gli over70 residenti a Genova e provincia. La giunta comunale di centrodestra, al tempo, aveva preferito non accettare quella soluzione puntando sulle previsioni di aumento di ricavi per il 2025 e aveva deciso di mantenere la politica tariffaria invariata fino a settembre.

Ora, questa rimodulazione non avrà una grande incidenza sul piano dei ricavi di Amt ma consente di capitalizzare quei costi. Da capire, inoltre, che cosa succederà alla gratuità “orizzontale” oggi in vigore per metropolitana, ascensori, funicolari e cremagliera. E alla gratuità prevista per gli under14.

Come ha accennato la presidente di Amt Genova Ilaria Gavuglio, l’auspicio è anche quello di recuperare finanze è il recupero dei crediti dal ministero dell’Ambiente: 12,5 milioni per un progetto relativo al 2023 che vede come interlocutore anche la Regione Liguria e altri 20 milioni per il 2024.

A proposito di “crediti”, un’altra partita aperta è quella della riscossione delle sanzioni. Ma in tal senso ci sono due ordini di criticità. Il primo è quello della consistenza, perché si parla di 34mila posizioni aperte, solo il 40% delle quali concretamente solvibili e alcune risalenti fino a 7 anni fa. L’altro è quello dell’atteggiamento della banche, perché un’eventuale cessione di crediti esigibili a istituti finanziari oggi si scontra con il quadro ben poco roseo che, soprattutto nei giorni scorsi, la giunta Salis ha dato dell’azienda di trasporto pubblico: la stima prospettata dalla stessa sindaca durante un consiglio comunale era di 36 milioni di euro. Ma l’impressione è che oggi, quella cifra, sia anche più alta.

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Genova24

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