Amsterdam-Albenga, 10 anni dopo Sergio e Monica risalgono in sella: l’obiettivo è ristrutturare il Maternal Shelter di Maralal in Kenya
- Postato il 5 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. C’è una storia che, a distanza di dieci anni, si prepara a scrivere un nuovo capitolo, unendo la passione per la bicicletta a un profondo spirito di solidarietà. I protagonisti sono Sergio Galizia, 61 anni, e Monica Colombo, 60 anni, pronti a replicare un’impresa che li aveva visti pedalare da Albenga fino ad Amsterdam, nel 2015.
Ora, il percorso si inverte: partenza da Amsterdam e arrivo ad Albenga. Un viaggio di ritorno ribattezzato “Back Home” con lo stesso, nobile scopo: raccogliere fondi per sostenere un nuovo progetto di Find The Cure ODV.
Anni fa, quell’avventura era nata da un desiderio semplice, ma potente: raggiungere il figlio ad Amsterdam in bicicletta. A quel gesto “privato” si era subito affiancata l’idea di legare una raccolta fondi per la realizzazione di un ostello in Tanzania. Ed il successo fu straordinario: 7.100 euro raccolti, che permisero di trasformare il sogno in realtà.

Oggi, con dieci anni in più sulle gambe ma lo stesso spirito, Sergio e Monica si rimettono in sella per una nuova causa:”Il 14 agosto partiremo con le nostre biciclette da Amsterdam per raggiungere Albenga, – hanno raccontato ai microfoni di IVG. – Prima usavamo la cartina, oggi per fortuna ci aiutano anche le app. Sarà il viaggio di ritorno della pedalata di 10 anni fa, che oltre ad essere stata un’esperienza umana fantastica, ci aveva permesso di raccogliere fondi per un progetto di Find The Cure ODV. Anche quest’anno pedaleremo con l’intenzione di raggiungere il budget utile per la ristrutturazione del Maternal Shelter di Maralal in Kenya”.
L’itinerario li vedrà ripercorrere gran parte della strada fatta la prima volta (al contrario), per un totale di circa 1.500 chilometri (forse qualcosa di più). Le tappe previste toccheranno città come Utrecht, Colonia, Strasburgo, Basilea, per poi rientrare in Italia attraverso Aosta e Ivrea, fino a raggiungere Albenga.
“Seguiremo per un lungo tratto il corso del Reno, attrezzato di una meravigliosa ciclabile spesso immersa nel verde, lontano dai centri abitati. Non visiteremo le città, ma vi faremo solo tappa, – hanno spiegato. – Ogni giorno, la sfida sarà affrontare circa un centinaio di chilometri, culminando con la difficile ‘scalata’ al Gran San Bernardo dal lato svizzero”, un passo montano che li porterà a 2.469 metri di altitudine, con la speranza di un meteo clemente.
Questo spirito di sacrificio e dedizione è palpabile in ogni aspetto dell’iniziativa. L’intero ricavato della raccolta fondi sarà destinato interamente al progetto di beneficenza e le spese personali del viaggio saranno coperte interamente di tasca loro. Un impegno a cui hanno aderito anche numerosi sponsor, che hanno già donato direttamente a Find The Cure, e di diverse Avis italiane, che credono nel valore di questa impresa e gli offriranno ospitalità durante il viaggio.
Giunti in Italia, poi, la stanchezza sarà mitigata dall’abbraccio degli amici: ad Aosta li attenderanno gli amici dell’Avis di Gressan, mentre ad Asti una “cara amica”, Silvia, ed un gruppo di volontari di Find the Cure, si uniranno a loro in sella per un tratto, fino a Mondovì.
L’arrivo ad Albenga, previsto per il 28 agosto, sarà un momento di grande emozione: “L’emozione sarà tanta perché potremo abbracciare tanti amici, che avranno supportato noi ma soprattutto il progetto di Find The Cure ODV”, hanno concluso Sergio e Monica, con la consapevolezza che ogni pedalata avvicinerà non solo Albenga, ma anche un futuro migliore per molte vite.
Per chi volesse seguire l’impresa, un diario quotidiano sarà disponibile sui canali social di Sergio e Monica, sia su Facebook che su Instagram.

L’OBIETTIVO: ristrutturare il Maternal Shelter di Maralal
Il cuore di questa iniziativa batte per il Maternal Shelter di Maralal, in Kenya. Si tratta di una “Casa d’attesa”, una struttura essenziale costruita nei pressi di un ospedale che offre cure ostetriche d’emergenza a donne con gravidanze a rischio, riferite dai dispensari rurali.
Queste case sono destinate non solo a chi è ad alto rischio, ma anche a donne che vivono in zone remote e devono affrontare significative barriere geografiche per accedere alle cure sanitarie. Durante la permanenza, le future mamme sono monitorate da personale qualificato e partecipano a sessioni informative su igiene, allattamento, alimentazione e assistenza all’infanzia, fondamentali per la loro salute e quella dei neonati.
Il Maternal Shelter di Maralal, situato vicino ai reparti di neonatologia e maternità, ospita in media 6-8 mamme al mese, alcune delle quali per periodi prolungati. Le donazioni raccolte tramite “Back Home” saranno impiegate per arredare le stanze, attrezzare l’infermeria e la lavanderia (per la corretta gestione delle divise e della biancheria ospedaliera), fornire l’attrezzatura necessaria per la cucina, consentendo alle pazienti di preparare cibi extra rispetto a quanto fornito dall’ospedale, e finanziare corsi con una nutrizionista per promuovere un’alimentazione sana.
Inoltre, il progetto prevede anche la realizzazione di una tettoia con panchine nell’area comune, per permettere alle pazienti di partecipare comodamente ai corsi quotidiani tenuti da personale qualificato.

DONARE: come sostenere il progetto
Per sostenere la ristrutturazione del Maternal Shelter di Maralal, è possibile effettuare donazioni tramite l’IBAN: IT190501801400000011233798. A breve sarà lanciato un crowdfunding sul sito di Find The Cure.
È inoltre possibile acquistare gadget dell’iniziativa: magliette (costo 15 euro) e cappellini da ciclista (costo 20 euro), ritirabili presso l’officina di Sergio Galizia in via Piemonte 101, a Leca, accanto alle pizzerie “Mamma Mia” e “Baccano”.