Amiu, Pericu: “L’impianto di chiusura del ciclo che abbiamo in mente sarà a impatto minimo”
- Postato il 25 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Al lavoro sulla Tari per arrivare a settembre con un piano preciso per sterilizzare i previsti aumenti di costi per Amiu ed evitare di alzare la tassa sui rifiuti. Ma al lavoro anche sull’individuazione di un sistema di chiusura del ciclo dei rifiuti che possa rendere sostenibile economicamente l’attività dell’azienda partecipata. E poi progetti per il potenziamento della differenziata, come quello dell’impianto di via Sardorella che, però, sta incontrando le resistenze della Valpolcevera. Sullo sfondo la polemica alimentata dal centrodestra su un paventato aumento della Tari e le risposte all’accusa del capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi sulle pressioni della giunta Salis sui vertici Amiu. Di tutto questo ha parlato l’assessora all’Ambiente e rifiuti del Comune di Genova, Silvia Pericu, oggi a margine della presentazione del bilancio di sostenibilità di Amiu.
Tari, agosto di riunioni: a settembre un piano per evitare l’aumento
Alla domanda se la giunta pensi di poter evitare un aumento della Tari, la tassa sui rifiuti, Pericu spiega: “Siamo al lavoro, la settimana prossima, mercoledì o giovedì, c’è un’importante riunione per avviare un lavoro che ci terrò impegnati per tutto agosto e arrivare con un piano preciso a settembre”.
“Siamo sicuramente, come già abbiamo è detto, nell’idea di non aumentare la Tari – continua – l’aumento dei costi dell’azienda di cui si è parlato nei giorni scorsi e che è stato presentato come un inevitabile incremento della Tari non si deve ripercuotere sui cittadini genovesi che già pagano una tariffa alta. Sicuramente dovremo revisionare il sistema del recupero delle evasioni ed elusioni della Tari e poi, nel caso, di andare a rivedere il piano tariffario, includendo aree di nuova lottizzazione che ci sono state in città, questo tipo di attività non lo abbiamo ancora deciso”. Il riferimento è, ad esempio, agli appartamenti e alle attività del Waterfront Levante che a oggi non sono ancora inclusi nel sistema.
Impianto di chiusura ciclo: “No ai maxivolumi, impatto minimo, prematuro parlare di dove”
Nell’ambito del discorso sulla Tari rientra ovviamente quello dei costi e dei ricavi di Amiu come noto, oggi, troppo alti a causa della mancanza di un impianto di chiusura del ciclo dei rifiuti. Il dibattito su un termovalorizzatore, un gassificatore, un impianto waste to energy o quello che sarà è stato al centro della campagna elettorale e sarà uno dei nodi da risolvere per la giunta comunale di centrosinistra. L’assessora Pericu fa il punto.
“In questo momento ci sono diverse ipotesi aperte ma parlare di una localizzazione è prematuro, abbiamo uno studio fatto realizzare dalla Regione Liguria al Rina ma sappiamo anche che la scelta non può prescindere dalla concertazione con i cittadini dei territori e vediamo come ad esempio in Val Bormida si siano già riscontrate delle problematiche”, spiega l’assessora.
Per il resto conferma l’intenzione di Amiu a fare la sua parte, “ma prima dobbiamo rafforzare Amiu con un partner industriale che sia in grado di partecipare alla manifestazione di interesse della Regione e a un’ipotesi di costruzione di un impianto. A oggi l’azienda non ha la capacità economica di affrontare il tema da sola, quindi la scelta finale sarà legata anche a chi potrà diventare partner di Amiu”.
Un altro aspetto chiarito dall’assessora comunale genovese è quello sul dimensionamento dell’impianto: “Siamo amministratori e facciamo politica e quindi guarderemo molto alla capacità di innovazione del progetto che sarà presentato, sul tema degli impianti tanto si è fatto, tanto si sta facendo e vorremmo proporre una soluzione di basso impatto – afferma Silvia Pericu – quindi evitare volumi enormi di trattamento dei rifiuti e minimizzare i costi ambientali legati anche al trasporto dei rifiuti. Questi sono i principi che orientano la nostra azione”.
Entro il mese di giugno Regione Liguria avrebbe dovuto pubblicare un bando per la progettazione dell’impianto, secondo le logiche e i meccanismi del project financing: un partenariato pubblico-privato con il possibile costruttore che dovrà indicare il luogo di costruzione, previa la nota di adesione del comune interessato. Ad oggi però da piazza De Ferrari non sono arrivate novità.
Nello studio commissionato a Rina le possibili soluzioni all’interno del territorio regionale, idonee ad ospitare un eventuale impianto, erano comprese in cinque micro aree: Scarpino-Valpolcevera, Valle Scrivia, Vado-Quiliano, Cairo Montenotte e Cengio.
Amiu vs Piciocchi, le polemiche sulle pressioni
“Io e la sindaca Salis insieme facciamo molto paura…“, scherza Silvia Pericu a chi le chiede se sia stata la giunta – come ha accusato il capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi – a fare pressioni sui vertici Amiu affinché pubblicassero la nota esplicativa che “sbugiarda” l’ex vicesindaco sul documento previsionale della partecipata.
Però Pericu non nega che ci sia stata un’interlocuzione. “Non si tratta di pressioni, quella che è stata richiesta era un’operazione di chiarezza e trasparenza per evidenziare come i documenti di cui si è tanto parlato erano stati presentati già alla scorsa amministrazione in un necessario lavoro propedeutico. Queste riunioni si sono sempre fatte e quindi è nel senso è abbastanza evidente com’è andata. Era necessaria un’operazione di trasparenza e chiarezza perché noi siamo qui per lavorare, per rimboccarci le maniche, qualsiasi sia l’entità del problema che troviamo e quindi l’opposizione è benvenuta, però un’opposizione costruttiva, non di denigrazione, di cose che non non sono successe”.
E ancora: “Nell’ultima riunione, una di quelle che con cadenza abbiamo con Amiu, io, la sindaca, il vicesindaco, abbiamo chiesto di fare chiarezza su questa cosa, si è parlato di note trasmesse, di email che arrivano il giorno delle elezioni… non funziona così. La pubblica amministrazione, la pubblica amministrazione ha una serie di obblighi, di necessità di trasmissione dei documenti, la costruzione di questi documenti è complessa, volevamo semplicemente cercare di porre fine a questo tipo di polemica sterile. Qua c’è un problema di rispetto dei genovesi e di tutte le parti che lavorano, tra cui la stessa azienda, che sta mettendo in sé in in atto una serie di azioni per cercare di gestire il tema del ciclo dei rifiuti”.
Via Sardorella, presto l’incontro con i cittadini
“Ho visitato l’area con il presidente del municipio Valpolcevera Michele Versace e alcuni tecnici Amiu, e questa è già una presa di azione legata alle esigenze dei cittadini, ma incontrerò anche i cittadini. Lì sarà attuato un bel progetto di ristrutturazione che aumenterà la compatibilità dell’impianto con le case che ci sono intorno”, così l’assessora sul progetto di potenziamento dell’impianto di smistamento per la differenziata tra Bolzaneto e Sant’Olcese, per cui i cittadini hanno annunciato battaglia.
“È una tipica situazione genovese di interferenza tra area industriale e abitativa e cercheremo di risolverla incontrando le parti. Per chi abita lì sicuramente l’impatto è importante, ma per fortuna c’è un progetto davanti che riuscirà a ridurre questi disagi. Se faranno causa? Intanto iniziamo a parlargli, a spiegargli cosa succederà”.
“L’aumento della Tari? Non è automatico”, parola del presidente Amiu
L’aumento della Tari prospettato dal centrodestra e verosimile sulla base della previsione dell’aumento dei costi per Amiu “non è automatico”. Lo ha detto stamani, sempre a margine della presentazione del bilancio di sostenibilità, il presidente di Amiu Giovanni Battista Raggi: “I costi in aumento sono una realtà, a partire da quelli per l’adeguamento contrattuale fino ai rincari di energia e materie prime, ma possono essere coperti non solo attraverso la Tari, esistono altre leve, come il recupero dell’evasione”.
Sulla questione “pressioni” Raggi dice: “Nessuna, abbiamo detto le cose come stavano. L’allora vicesindaco era ragionevolmente tranquillo rispetto ai numeri che si ipotizzavano, di poter sterilizzare gli effetti di eventuali maggiori costi. Anche questa amministrazione ha detto che si può lavorare per andare ad ottimizzare i costi e non avere aggravi Tari. A marzo-aprile si avrà la determinazione dei costi finali fatta da Città Metropolitana, poi si avrà una discussione in consiglio comunale per discutere le eventuali coperture identificate e potremo sapere se la Tari avrà necessità di incremento o no”.