Alluvione a Piana Crixia, la piena devasta alcune abitazioni e gli anziani chiedono aiuto per ripulirle dal fango

  • Postato il 25 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Piana Crixia. Conta dei danni anche a Piana Crixia dopo il nubifragio e l’esondazione del fiume Bormida di lunedì scorso, 22 settembre. Nel centro del paese, lungo via Chiarlone, dove sono presenti i principali servizi come la farmacia e alcune attività commerciali, nonchè il ricovero attrezzi comunali, la furia dell’acqua ha lasciato solo fango e devastazione, con numerose abitazioni che si trovano seminterrati e cantine inagibili. Piegati dall’ondata di piena numerosi alberi presenti in alveo, che ora rappresentano un grave pericolo anche per le eventuali precipitazioni future.

Ma ciò che accomuna molti cittadini, specialmente anziani, è l’impossibilità di sistemare locali e attrezzature, nonchè di ripulire ciò che il fiume ha riempito di detriti e materiali limacciosi. A raccontare la loro disperazione ai microfoni di Ivg.it sono tre ultra settantenni, Dora, Rosaria e Piero, vicini di casa, che hanno perso oggetti a loro cari, ma anche attrezzi utili per la vita quotidiana.

Una delle case più danneggiate è quella che ospita anche la farmacia del paese, che si è vista andare a bagno il locale dove erano riposti ricettari e documenti. In quel caso il fiume ha invaso le cantine e i garage, nonostante lo sbalzo di quasi dieci metri tra il terrapieno e l’alveo.  Anche la cosiddetta “casa del mulino“, vicina al magazzino comunale, è stata sommersa dall’acqua e la famiglia che vive lì si è messa in salvo ai piani superiori.

Ora rivolgono tutti un disperato appello: “Ci eravamo appena rialzati dalla piena dello scorso ottobre, ed ora siamo di nuovo da capo. Le nostre forze non ci permettono più di sistemare le nostre case a chiediamo un aiuto, non economico, seppur viviamo con pensioni da fame, ma necessitiamo di “braccia” che possano sgomberare i locali invasi dal fango. Con i nostri problemi di salute non riusciamo più a farci carico di questi lavori, purtroppo l’acqua ci ha devastato mobili e oggetti pesanti, e da soli non ce la facciamo. Il Comune ci ha detto di ammucchiare tutto lungo la strada e provvederà allo smaltimento, ma il nostro problema è a monte: non siamo in grado di intervenire da soli, e senza un aiuto siamo costretti a non poter più nemmeno accedere a parti delle nostre case”.

Autore
Il Vostro Giornale

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