Alluvione a Cairo, i cittadini: “La nostra petizione per la pulizia del fiume non è stata presa in considerazione”
- Postato il 25 settembre 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 4 Visualizzazioni


Cairo Montenotte. Maltempo e alluvioni, i cairesi sono esasperati e invocano attenzione, dopo essere stati nuovamente coinvolti a distanza di undici mesi. “Il 26 e 27 ottobre 2024 la nostra comunità è stata duramente colpita da una violenta alluvione che ha provocato ingenti danni a persone e proprietà – scrivono alla redazione – A seguito di quell’evento, un gruppo di residenti di Corso Martiri della Libertà, Corso Dante Alighieri e vie limitrofe ha promosso una petizione sottoscritta da oltre 200 cittadini, depositata presso gli uffici comunali e indirizzata agli enti competenti. In quella petizione si chiedevano con urgenza interventi mirati alla messa in sicurezza dell’argine del fiume Bormida, al ripristino degli spazi di deflusso delle acque, alla rimozione dei cumuli di terra che ostruiscono l’alveo, nonché a opere di convogliamento delle acque piovane provenienti da zone critiche come quella di Villa Raggio”.
“Nonostante le richieste precise e documentate, nessun intervento concreto è stato realizzato. A meno di undici mesi di distanza, ci siamo trovati a rivivere lo stesso incubo: una nuova alluvione, che ha nuovamente colpito le stesse famiglie già danneggiate, aggravando una situazione economica e psicologica ormai insostenibile – proseguono – Riteniamo inaccettabile che, a fronte di una chiara segnalazione preventiva e di una petizione sottoscritta da centinaia di cittadini, gli enti competenti non abbiano dato seguito alle richieste di sicurezza idraulica e manutenzione degli alvei fluviali. Si tratta di una grave mancanza che non solo espone i cittadini a continui rischi, ma mina anche la fiducia nelle istituzioni”.
“Vogliamo dare forza e visibilità a questa denuncia (di cui allegano copia della petizione sottoscritta e inviata agli enti competenti nell’aprile 2025, ndr), affinché resti agli atti come prova del nostro impegno e della colpevole inerzia delle istituzioni. La sicurezza dei cittadini non può più attendere”, concludono.