Albenga, Ciangherotti e Perrone (FI): “In viale Pontelungo scenario di degrado. E il Comune non fa nulla”
- Postato il 15 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. “Chi lavora in viale Pontelungo – come noi – conosce bene la realtà di questo quartiere, la respira ogni giorno, la subisce ogni sera. Qui non servono droni, relazioni o studi statistici per sapere cosa succede. Bastano gli occhi, le narici e un minimo di decenza civica. Bottiglie abbandonate, ragazzi ubriachi già dal tardo pomeriggio, traffico sospetto, degrado ovunque. Uno scenario che ogni albenganese vede, ma che l’amministrazione comunale si ostina a ignorare con un silenzio imbarazzante”.
Così Eraldo Ciangherotti e Ginetta Perrone (FI) tornano all’attacco sulla situazione della via albenganese, già in passato al centro di numerose polemiche.
“Il cuore del problema? I negozi etnici, aperti fino a notte fonda. Sulla carta vendono generi alimentari. Nei fatti, sono diventati i principali fornitori di alcol a basso costo per i giovanissimi, che arrivano qui, acquistano bottiglie a quattro soldi e cominciano a bere sul marciapiede, sui gradini, nelle aiuole. Nessuno controlla, nessuno domanda. Nessun limite”.
“E attorno a questi punti vendita – sarà un caso – gravitano spesso facce note, movimenti ambigui, stazionamenti lunghi e silenzi carichi di sottintesi. Chi frequenta il quartiere capisce, intuisce, sa. Ma non spetta a noi accertare. Piuttosto spetta al Comune garantire legalità, ordine, vivibilità. E invece? L’amministrazione comunale tace. Nessuna ordinanza, nessuna regolamentazione sugli orari, nessuna verifica seria sulle attività” aggiungono i due esponenti di Forza Italia.
E ancora: “Nel frattempo, i residenti ci chiamano, ci scrivono, ci raccontano. Giorno e notte. Ci mostrano video, foto, ci inviano messaggi disperati. E noi non possiamo ignorarli. Perché hanno il diritto di vivere in un quartiere pulito, sicuro, riqualificato, immune da chi sfrutta le pieghe dell’indifferenza per fare affari sulla pelle della città”.
“E poi c’è il Parco della Foce. Un tempo spazio verde, oggi un bosco impenetrabile, abbandonato, ideale per attività che non vogliamo nemmeno nominare. Un’area completamente fuori controllo. Ed è ancora più grave sapere che tutti lo sanno, ma nessuno interviene”.
“Per questo oggi abbiamo scritto l’ennesima segnalazione alla Questura di Savona. Ma non per scaricare responsabilità – che, sia chiaro, sono tutte del Comune – bensì per lanciare un appello rispettoso e accorato alle forze dell’ordine, che già conoscono e fronteggiano la situazione con professionalità”.
“Aiutateci. Fate sentire la vostra presenza in viale Pontelungo e al Parco della Foce. Intervenite dove il Comune ha scelto di non agire. Albenga merita molto di più. Merita decoro, legalità, sicurezza. E se l’amministrazione attuale non ha la forza – o il coraggio – di affrontare la realtà, allora lasci spazio a chi ha ancora schiena dritta e senso di responsabilità”.
“Perché noi, con i complici, non ci siamo mai confusi. E mai lo faremo” concludono.