Alba presenta la candidatura a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027 con “Le fabbriche del vento”
- Postato il 29 settembre 2025
- Cultura
- Di Quotidiano Piemontese
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ALBA – Alba ha ufficialmente presentato la propria candidatura a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027, scegliendo come titolo e manifesto “Le fabbriche del vento”, un programma culturale permanente e diffuso che unisce mostre, residenze artistiche, progetti educativi e iniziative sul territorio.
Il progetto è promosso dal Comune di Alba e curato dal Comitato Alba Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027, composto dalla presidente Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, dal sindaco Alberto Gatto e da Nicolas Ballario come segretario.
Un laboratorio di trasformazione sociale
La candidatura intende trasformare Alba e il suo territorio in un laboratorio di innovazione culturale, sociale ed economica, dove l’arte contemporanea diventa strumento di sviluppo sostenibile e di coesione comunitaria. Il 16 ottobre 2025 al Ministero della Cultura a Roma si svolgeranno le audizioni delle quattro città finaliste davanti alla giuria presieduta da Lorenza Baroncelli.
Il titolo del progetto, “Le fabbriche del vento”, richiama due grandi tele dell’artista albese Pinot Gallizio (1902-1964), figura di riferimento per la candidatura. La sua eredità di sperimentazione e arte collettiva diventa il punto di partenza per un programma che guarda al futuro come a un’opera corale e condivisa.
Una biennale delle Langhe
La programmazione culturale di “Alba 2027” è concepita come Anno I della Biennale delle Langhe, manifestazione internazionale che si svolgerà sul territorio Unesco dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe-Roero e del Monferrato. L’obiettivo è lasciare in eredità una rete di spazi espositivi e opere permanenti di arte pubblica, creando una collezione identitaria del territorio.
Il progetto non si limita al centro urbano ma coinvolge anche le “Capitali Sorelle” — Bra, Neviglie, Guarene, Alta Langa, Roero e Monferrato — in un modello di capitale diffusa, capace di connettere comunità, generazioni e comparti produttivi.
Una rete di sostegno e grandi protagonisti
La candidatura è sostenuta da una vasta rete di enti e fondazioni, tra cui Fondazione CRC, Fondazione Ferrero, Fondazione CRT, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Ente Fiera di Alba, Confindustria e Coldiretti, oltre a realtà culturali ed economiche del territorio.
Il programma coinvolgerà figure di primo piano della scena artistica nazionale e internazionale, da Maurizio Cattelan a Francesco Vezzoli, da Tomàs Saraceno a Marinella Senatore, con iniziative che spaziano tra mostre, residenze e progetti educativi.
La mostra inaugurale, prevista per gennaio 2027, sarà dedicata a Pinot Gallizio, seguita da un’esposizione su Roberto Longhi, storico dell’arte albese di fama internazionale.
Progetti diffusi e spazi culturali
Tra i progetti diffusi si segnalano:
Vigne d’arte, dedicato al rapporto tra arte e vino, che coinvolgerà cantine e gallerie italiane e internazionali;
un’esposizione promossa dalla Fondazione Ferrero;
Radis, progetto della Fondazione Arte CRT che per l’occasione si sposterà da Cuneo ad Alba;
interventi artistici negli spazi dell’Ospedale Alba-Bra, in collaborazione con la Fondazione Ospedale;
la trasformazione di Palazzo Callori a Vignale Monferrato in un nuovo centro per l’arte contemporanea grazie al progetto sostenuto da Letizia Moratti e dalla Fondazione San Patrignano.
In città, sarà centrale Casa Miroglio, destinata ad accogliere nuove attività culturali, mentre la Biblioteca Civica G. Ferrero ospiterà una sezione dedicata all’arte contemporanea intitolata a Luca Beatrice.
Dichiarazioni
«Alba 2027 è la sfida con cui vogliamo trasformare la città in un laboratorio culturale diffuso», hanno dichiarato il sindaco Alberto Gatto e l’assessora alla Cultura Caterina Pasini, sottolineando il ruolo dell’arte nel creare nuove relazioni tra memoria e futuro, centro e periferia, cultura e impresa.
Per Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente del Comitato, la candidatura è «un manifesto per valorizzare il patrimonio culturale rendendolo materia viva di confronto, affermando l’arte come strumento di consapevolezza, provocazione e risignificazione».
Anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura Marina Chiarelli hanno espresso soddisfazione: «La presenza di Alba nella selezione finale conferma il Piemonte come sistema dell’arte contemporanea diffusa e valorizza una città che unisce arte, paesaggio ed enogastronomia in un costante fermento culturale».
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