Al Lions Club Savona Torretta una serata di cultura e responsabilità per sostenere l’AIAS
- Postato il 21 novembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Una serata nata per presentare un libro si è trasformata in un momento di consapevolezza collettiva. È accaduto al Ristorante Conca Verde, dove il Lions Club Savona Torretta ha ospitato la presentazione dell’opera “Scintille, ancora scintille. Per l’eternità” del socio Massimo Pacini. Un incontro culturale che, parola dopo parola, si è aperto a un tema più grande: la fragilità, la cura e la responsabilità verso chi aspetta un aiuto che non può essere rimandato.
Durante la serata, l’autore ha annunciato che l’intero ricavato della prima edizione del libro sarà devoluto all’Aias Savona Onlus, storica realtà di riferimento per la riabilitazione dei minori con disabilità. È stato allora che la voce dell’Associazione – rappresentata dal segretario Daniele Corallo – ha riportato i presenti alla realtà quotidiana di molte famiglie del territorio.
Oggi l’AIAS segue circa 350 bambini e ragazzi, tra i 0 e i 18 anni, con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali. Un numero che cresce costantemente, soprattutto per quanto riguarda i disturbi dello spettro autistico. Ma è un altro dato ad aver colpito la sala nel profondo: circa 200 persone sono attualmente in lista d’attesa, con tempi che possono arrivare fino a tre anni, in un momento della vita in cui ogni mese conta.
A complicare ulteriormente il quadro, la perdita temporanea della storica sede di via Famagosta, dichiarata inagibile dopo gravi danni strutturali. L’Associazione opera oggi in una sede provvisoria in via Nizza 35/a, sostenendo costi di gestione molto elevati. Eppure continua, senza interruzioni, a garantire interventi essenziali per centinaia di famiglie.
Le parole di Corallo hanno trasformato la presentazione in un momento di ascolto vero. E proprio in quell’istante il presidente del Lions Club Savona Torretta, Roberto Rosa, ha voluto esprimere un pensiero che ha sintetizzato il senso dell’iniziativa: “Quando uniamo cultura, empatia e servizio, diventiamo comunità nel modo più vero. Questa sera non abbiamo solo ascoltato una storia: abbiamo scelto di farne parte.”
L’incontro si è chiuso con un impegno rinnovato: continuare a sostenere l’Aias e le sue attività, perché dietro a ogni numero c’è un bambino che aspetta, una famiglia che spera e un diritto che non può essere sospeso.